Spoleto, «le strisce per il diabete di mio figlio non bastano»: la protesta di un papà

diabete-infantileLo spoletino ha anche sottoscritto una petizione su Change.org

Questa è la storia di uno spoletino e di suo figlio che ha il diabete di tipo 1, una malattia che compare quando si è piccoli e che ha bisogno di continui monitoraggi dei livelli di glucosio nel sangue e di trattamenti di insulina per evitare gravi rischi per la salute.

Il problema di questo papà è che -racconta- il quantitativo di materiale fornito ai pazienti varia da regione a regione ed è sempre insufficiente per i diabetici giovani che necessitano di test ripetuti. In particolare, l’Umbria fornisce un totale di striscette (circa 125) che secondo lo spoletino sono insufficienti, visto che suo figlio effettua circa 8 esami giornalieri, quindi 240 mensili. Per questo, l’uomo compra di tasca propria le striscette che la Regione non fornisce, per una cifra di circa 250 euro mensili in più. 

Una spesa chiaramente ingente quella sostenuta dall’uomo che, per cercare di risolvere il problema, ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere  al ministero della Salute di intervenire, invitando le Regioni a fornire ai malati di diabete 1 quantitativi più alti di materiale per il controllo del diabete di tipo 1. La petizione finora è stata sottoscritta da 1.500 sostenitori e comincia a raccogliere adesioni anche da diverse associazioni. 

La petizione è stata accolta anche dalla FAND, l’associazione italiana diabetici, che ha parlato di disagio non isolato e di una situazione che dovrebbe essere modificata, soprattutto perché -scrive- i fabbisogni variano da persona a persona. E’ opportuno, dunque -conclude l’Associazione- una riflessione sul tema per favorire la pratica dell’autocontrollo.