A 40 anni dalla morte del grande direttore d’orchestra Thomas Schippers, che ha legato il suo nome a tante edizioni del Festival dei Due Mondi, la Città di Spoleto lo ricorda oggi 16 dicembre 2017.
Schippers verrà celebrato con una serie di iniziative pensate per ricordare la sua figura e dare la possibilità di farlo conoscere a chi in quegli anni non era ancora nato.
Un video realizzato per questa occasione sarà proiettato domenica 17 dicembre prima di ogni spettacolo sia alla Sala Pegasus sia alla Sala Frau e racconterà le varie fasi della sua breve e intensa vita.
Sono stati inoltre affissi manifesti con la sua immagine per la città e un mazzo di fiori è stato portato nella “sua” Piazza del Duomo, dove Schippers decise che venissero collocate le sue ceneri in ricordo di tanti concerti che proprio lì diresse.
“Schippers è stato – hanno ricordato il vicesindaco Maria Elena Bececco e l’assessore alla cultura Camilla Laureti – uno dei protagonisti del Festival dei Due Mondi, interprete di alcune delle pagine più belle della creatura menottiana. È stato uno di quei tanti personaggi cui la nostra città deve molto e per questo vogliamo ricordarlo oggi per il contributo che ha dato per portare il mondo a Spoleto e Spoleto in tutto il mondo”.
Thomas Schippers è stato tra i più stretti collaboratori di Gian Carlo Menotti ed è stato direttore musicale del Festival dei Due Mondi dalla sua prima edizione, nel 1958. È scomparso a soli 47 anni.
Spoleto ha ricordato, dieci anni fa, per il trentennale della morte, il maestro con il “Memorial Thomas Schippers – 30 years later”, con il patrocinio, tra gli altri, della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero per i beni culturali e ambientali e dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America. Il memorial ha previsto concerti celebrativi e una mostra monografica dedicata al maestro allestita presso il Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” di Spoleto.
Grande direttore d’orchestra , bellissimo uomo, un grande talento che ha lasciato questa vita troppo presto…
Io lo ricordo, in piazza duomo, dirigere il concerto ed era un piacere per gli occhi e per le orecchie…