Va avanti lo scontro urbanistico sul futuro della tipografia fallita Panetto&Petrelli. Zampa, Rossi e Martellini contestano l’assessore Cappelletti. Di seguito l’intervento integrale dei tre consiglieri Pd
Accuse surreali e prive di ogni fondamento quelle dei gruppi consiliari della maggioranza Cardarelli rivolte ai consiglieri del Pd, che dimostrano, ancora una volta, una manifesta incapacità di saper rispondere in merito a problematiche della città di Spoleto. Dopo tre anni e mezzo di Governo Cardarelli, la maggioranza dimostra la totale inadeguatezza nell’affrontare il presente e nel predisporre politiche per il futuro, e rivolge invece lo sguardo al passato, per alimentare sterili polemiche, di nessuna utilità rispetto ai problemi degli spoletini. Che senso ha ritornare a polemizzare su Piazza d’ Armi e le scelte che furono adottate dal sindaco Brunini, quando Vincenza Campagnani, candidata nella lista Brunini, è membro della giunta Cardarelli? Che senso ha sorvolare sulla correlazione che ci fu nel configurare così com’è oggi a livello urbanistico lo stabilimento della Panetto & Petrelli con l’impegno al rilancio dell’attività imprenditoriale della stessa?
Che senso ha addebitare a chi c’era prima le criticità a livello economico, quando la giunta Cardarelli è l’unica in Umbria a non avere un assessore allo sviluppo economico e il consigliere delegato Monini non è mai intervenuto in quasi quattro anni per presentare una qualsivoglia progettualità o per far conoscere il suo parere in merito alle crisi che attanagliano le principali aziende del territorio?
Spoleto sta rischiando di perdere mille posti di lavoro per la crisi di alcune tra le sue più importanti aziende, servirebbe una totale mobilitazione quotidiana di tutta la città, e servirebbe la presenza dì un vero Governo cittadino che, invece di guardare al passato, nel tentativo di un inutile scaricabarile, fosse protagonista nella quotidianità presente, con tutte le sue forze ed energie.
Ma veniamo al merito delle accuse di questa maggioranza ossia la classificazione dell’area della Nuova Panetto & Petrelli, dal punto di vista urbanistico. Secondo la Parte Strutturale del P.R.G., l’immobile dell’ex stabilimento ricade all’interno di un’area individuata come “Macrozona del consolidamento residenziale”. Per quanto, invece, attiene alla Parte Operativa Vigente del PRG, lo stabile ricade all’interno di un’area individuata come zona B0, ovvero zona residenziale esistente con mantenimento dei volumi esistenti. Pertanto, anche se sono ammesse altre destinazioni d’uso come prevede l’art. 58 delle NTA del Piano Regolatore Parte Operativa, la destinazione d’uso prevalente deve essere comunque residenziale. Ciò è avvalorato dalla normativa regionale, ed in particolare dal Regolamento n. 2/2015, che ridefinisce le situazioni insediative nei PRG.
L’assessore Cappelletti, dimostrando una fantasia superiore all’immaginazione, afferma che nelle aree residenziali è consentito fare insediamenti commerciali dimenticando che la destinazione d’uso prevalente deve essere residenziale e che il già citato articolo 58 dà la facoltà al dirigente, sentiti gli organi competenti, di vietare le destinazioni d’uso a negozi e pubblici esercizi, nel caso in cui tali destinazioni pregiudichino il razionale assetto urbanistico della zona o turbino le caratteristiche estetiche e funzionali di ambienti edilizi e di edifici esistenti. E di certo ci risulta difficile comprendere cosa ci possa essere di razionale, con riferimento alla norma appena citata, nel costruire un supermercato delle dimensioni indicate nella conferenza stampa dell’acquirente, in adiacenza ad uno già esistente.
Ma, ancora più grave, è che l’assessore Cappelletti dimentica o non sa che, per fare un insediamento commerciale nell’area della Nuova Panetto & Petrelli, è necessaria una variante al PRG, soggetta all’approvazione del consiglio comunale.
La città sta ancora aspettando il nuovo piano regolatore che era stato promesso con tanta enfasi in campagna elettorale.
Sono passati anni, e mai nessuna assemblea di partecipazione e di condivisione si è vista. L’assessore Cappelletti riuscirà a dare risposte in merito? Perché nessuno conosce ancora il contenuto di una nuova proposta, quando oramai ci si avvia al termine della legislatura?
Da ultimo, poi, una riflessione.
Il consigliere Monini ha riconsegnato la delega allo sviluppo economico, che non ha in realtà mai esercitato. Quali sono le motivazioni? L’esistenza forse di un potenziale conflitto di interessi tra il ruolo di capofila dell’operazione presentata e quello di consigliere comunale, a cui corre l’obbligo di perseguire l’interesse generale? Se così fosse, senza che nessuno vieti all’imprenditore Monini di investire come meglio crede i suoi soldi, per una questione di etica politica, lasci anche il suo scranno di consigliere.