Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della consigliera Pd
“Condivido in pieno – afferma la consigliera – la profonda contrarietà espressa dalla Dirigente scolastica dell’Istituto Alberghiero di Spoleto, come comprendo e condivido le difficoltà ed il disagio del personale, delle famiglie, dei ragazzi e dei bambini delle scuole Alighieri, Prato Fiorito, Francesco Toscano, Eggi. Privato della identità ed in alcuni casi, come la Francesco Toscano anche della sua unità, e senza conoscere chiaramente i tempi della ricostruzione o dell’adeguamento a rischio sismico, il mondo della scuola brancola nelle incertezze.
Il Partito Democratico più volte si è espresso con comunicati stampa, comunicazioni e sollecitazioni in Consiglio Comunale, mozioni, interrogazioni, ma ancora nulla appare chiaro o definito ad un anno dall’inizio degli eventi sismici. In particolare voglio sperare – prosegue la consigliera – che nella seduta del prossimo Consiglio il Presidente permetta di ricorrere alla inversione dell’Ordine del Giorno per le due mozioni presentate dal PD nel giugno scorso che fanno riferimento al completamento dei lavori dell’Alberghiero e alle problematiche legate alla delocalizzazione delle scuole Alighieri e Prato Fiorito e contengono concrete proposte operative.
Voglio poi anche sperare in una rapida risposta scritta alle interrogazioni inviate dalla sottoscritta, una relativa al rispetto dei tempi della ricostruzione delle scuole Alighieri e Prato Fiorito e l’ultima presentata in data odierna dove si interroga il Sindaco sulle sorti della Francesco Toscano, sulla opportunità di chiedere moduli o una struttura prefabbricata che conceda di mantenere la scuola in una unica sede, come più volte richiesto dalla Dirigente del II Circolo insieme al personale e alle famiglie.
Si legge sulla stampa, ma nulla ne sanno i Consiglieri, che ci sarà un incontro tra Comuni e Regione, sulla pianificazione dell’adeguamento a rischio sismico delle scuole, ma quali siano le priorità e i progetti del nostro Comune e come intenda rispondere alle lecite richieste del mondo della scuola spoletina, purtroppo non è dato sapere”.