Spoleto, “topoline” e “uccellini” in giunta: le parole di Monini fanno discutere

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del gruppo consiliare del Pd sulla frase del capogruppo di Rinnovamento, Zefferino Monini

Un nuovo assessore per inserire una topolina…!

La perdita di credibilità e popolarità di questa maggioranza nei confronti dei cittadini, ormai, è cosa risaputa. Ma, dopo le affermazioni del consigliere con delega allo sviluppo economico, Zefferino Monini, durante l’ultima seduta consiliare, anche il dibattito politico è assurto ad un livello davvero unico e surreale!
Dopo aver stravolto l’ordine dei lavori, imponendo con arroganza la discussione di una mozione sul ritiro delle deleghe all’assessore Camilla Laureti, sì è assistito a una tragicommedia nella più importante sede della città, l’aula del consiglio comunale.
Le parole di Monini che, per spiegare l’avvicendamento dell’assessore alla cultura Gianni Quaranta con Camilla Laureti, ha detto testualmente: “E’ uscito un uccellino, e abbiamo fatto entrare una topolina!” dimostrano, tanto ve ne fosse bisogno, di quale livello si sia raggiunto in seno alla maggioranza amministrativa spoletina.

Come si può sostenere che la Camilla Laureti sia stata inserita nella giunta Cardarelli, perché c’era bisogno di una topolina al posto di un uccellino!? Non siamo su “Scherzi a parte”! E’ sufficiente rivedere la registrazione dell’ultimo consiglio comunale per rendersi conto che è tristemente vero ciò che si sta raccontando.

Il presidente del consiglio, Gianpiero Panfili, rendendosi conto dell’infelice argomentazione del capogruppo Zefferino Monini, ha stigmatizzato la frase che ha suscitato immediatamente non poco imbarazzo tra i banchi della giunta e provocato la sdegnata reazione della minoranza. Argomentare che ci fosse necessità di inserire una “topolina” in giunta, è la peggiore motivazione che si potesse trovare rispetto ad una nuova assessora, che dovrebbe essere giudicata per le sue qualità e capacità, e non certo per l’essere una semplice “topolina”.

Abbiamo tante donne nei ruoli più importanti del Paese e della nostra Regione, sia nel mondo dell’impresa, delle professioni, come in quello associazionistico e culturale. Donne che meritano rispetto per la loro sensibilità, capacità, le quali hanno fatto sì che oggi si viva in una società molto più emancipata e migliore rispetto al passato. Una società decisamente più rispettosa dei diritti e del ruolo della donna. Le argomentazioni utilizzate per giustificare l’ingresso in giunta di una donna, sono quanto di più avvilente si potesse ascoltare e la peggiore attestazione di fiducia al nuovo assessore.
Cosa avrebbe detto il Nobel Rita Levi Montalcini, che più volte amava ricordare: ” le donne che hanno cambiato il mondo, non hanno mai avuto bisogno di mostrare   nulla, se non la loro intelligenza “. Fossimo nel consigliere Zefferino Monini chiederemmo pubblicamente scusa a tutte le donne, per le affermazioni fatte in consiglio comunale!

Quella di oggi è stata una triste pagina politica, che la dice lunga sulle profonde considerazioni che, in seno alla maggioranza, hanno portato alla scelta di Camilla Laureti per il ruolo di assessore alla cultura. Via Gianni Quaranta, Premio Oscar ed ex assessore, per “dover mettere dentro una topolina” come nuovo componente di giunta!
Per questo motivo il gruppo consiliare del PD non ha partecipato al voto  riguardante l’assessore Camilla Laureti,
la quale ha subito la peggiore “sfiducia” direttamente dai banchi della maggioranza.

Mala tempora currunt!!!!

Gruppo consiliare PD