Il dibattito sul Piano di riordino degli ospedali di Foligno e Spoleto non è ancora iniziato per via del mancato invio del documento di integrazione elaborato dai saggi e quello successivo predisposto dalla Asl, ma il timore di perdere la chirurgia robotica dell’ospedale Spoleto è emerso con forza.
I timori sono sorti per l’addio del chirurgo Patriti e per via del concorso indetto per la copertura del primario della Chirurgia generale di Foligno, che dovrà usare il robot in dotazione a Spoleto, dove comunque deve essere riacquistato. I dubbi riguardano la possibilità che il robot venga ricomprato sì, ma per l’ospedale di Foligno.
Altri problemi li ha manifestati Grifoni, lamentando un deficit di partecipazione: i saggi, infatti, non avrebbero ritenuto opportuno convocare le associazioni che avevano proposto di elaborare un documento analogo attraverso un comitato tecnico scientifico nominato dalla Regione.
Un’altra questione poco chiara è quella che riguarda l’urologia: Ercolani ha sottolineato infatti come sia stato Foligno a nominare un urologo, quando la proposta era quella di portare l’Urologia a Spoleto.
GLI SPOLETINI NON HANNO ANCORA CAPITO CHE L’UNIONE CON FOLIGNO NON FARA’ MAI LA FORZA, MA LA SOPRAFFAZIONE, E L’OSPEDALE DI SPOLETO SARA’ SOLO AL SERVIZIO DEI PADRONI DI QUELLO DI FOLIGNO…