“All’inizio dello scorso mese di ottobre, la seconda Commissione Regionale, ebbe modo di ascoltare la relazione dell’Ing. Raffaele Spota, responsabile dell’ANAS, in merito allo stato di attuazione delle principali opere viarie dell’Umbria” ha detto il consigliere comunale di Prima Spoleto – Udc Sergio Grifoni.
“Si parlò anche della nostra Tre Valli e di quel famoso finanziamento di 100 milioni di euro (tanto sbandierato durante la campagna elettorale da autorevoli rappresentanti del PD spoletino) quale primo stralcio per arrivare con i lavori a ridosso della diga di Firenzuola (ricordiamoci che per completare l’opera ne occorrerebbero almeno 800).
L’Amministrazione comunale, più volte interpellata al riguardo, ha sempre rassicurato sulla spendibilità di tale stanziamento, tanto da parlare di procedure completate per la gara d’appalto.
Tanto è vero questo che, non solo non si è mai fatta la gara d’appalto, ma adesso non ci sono più nemmeno i cento milioni, ritornati “fatalmente” a finanziare il Nodo di Perugia” commenta il consigliere comunale indignato.
“Una beffa incredibile ed un altro ceffone alla nostra città!
Il tutto poi si è consumato senza una pur minima reazione da parte dell’Amministrazione Comunale, che si è ben guardata dal denunciare tale sopruso.
Ha preferito tacere, assorbire il colpo e, sempre sottobanco, promuovere un incontro “riparatore” con la Presidente della Regione, Catiuscia Marini, unitamente a qualche funzionario del Ministero, per ricevere in cambio l’ennesima assicurazione sulla priorità che viene data a questa nostra arteria.
Non voglio essere a tutti i costi pessimista ma, visti i precedenti, così come è stata partorita tale assicurazione, è un’altra presa in giro, utile solo per prendere tempo” aggiunge Grifoni, molto attento ai bisogni della cittadinanza.
“Sono anni che, sulla carta, la Tre Valli figura fra le priorità regionali, poi nei fatti concreti realizzano altre strutture.
Basterebbe andare verso Macerata, Ancona, Valfabbrica, Città di Castello, Rieti, Nocera Umbra etc, per comprendere bene dove realmente si materializzano le priorità” fa notare il consigliere dell’Udc.
“Caro Sindaco, quando si sono ripresi i 100 milioni (dopo quelli della Rocca) perché, forte della tua autorità istituzionale, non hai chiamato a raccolta gli spoletini?
Perché non hai magari organizzato pullman per portarci a protestare sotto il palazzo regionale o sotto il Ministero?
Certo, chiunque avrebbe potuto farlo, solo se lo avesse saputo in tempo!” attacca Grifoni diretto al primo cittadino.
“Sono convinto che saremmo stati in tanti e tutti uniti per far valere, al di là del proprio credo politico, le aspettative del nostro territorio.
Invece si è preferito il silenzio più assoluto, a capo chino e con la consueta distruttiva sudditanza nei confronti di chi, lontano da Spoleto, detta condizioni e manovra scelte ed azioni.
L’Amministrazione Comunale, e tutti coloro che la sostengono, debbono prendere coscienza delle loro responsabilità: politiche, amministrative, morali e materiali.
Amava ripetere un famoso statista che, quando ricevi uno schiaffo, la colpa è di chi lo sferra, ma anche di chi lo subisce senza reagire!” conclude Sergio Grifoni.