Spoleto, workshop “A (sub)way connect to the Future” rivolto a giornalisti internazionali

Il sistema di mobilità alternativa di Spoleto, da venerdì  7 a domenica 9 aprile 2017,  sarà  protagonista del workshop Spoleto: A (sub)way connect to the Future, rivolto ad un selezionato gruppo di giornalisti internazionali. A questo primo appuntamento ne seguiranno altri,  in corso di programmazione fino a settembre, con le maggiori testate di tutto il mondo.

L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, prevede tre giornate di approfondimento e visita guidata alla città del Festival dei Due Mondi, per promuovere e valorizzare le straordinarie potenzialità della “metropolitana pedonale” al servizio della città che consente di depositare le automobili in parcheggi multipiano per arrivare in ogni punto del centro storico: una sfida per un luogo come Spoleto, crocevia internazionale di cultura dove  hanno sede dal 1947 il Teatro Lirico Sperimentale, dal 1952 il Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo (CISAM) e dal 1958 il Festival dei Due Mondi, primo esempio al mondo di festival multidisciplinare fondato dal compositore Gian Carlo Menotti ed oggi diretto dal regista Giorgio Ferrara.

L’ultimo stralcio del sistema di mobilità alternativa di Spoleto, terminato nel 2016, è un tunnel di 630 metri con 1000 metri di tapis roulant (500 per ogni direzione) e quattro pozzi di salita in superficie con doppio ascensore per altrettante uscite intermedie (Teatro Nuovo, piazza Pianciani, via Saffi e Giro della Rocca). Un’opera che va a completare un progetto costato complessivamente 65 milioni di Euro, finanziato dai Ministeri delle infrastrutture e dell’ambiente, dal Comune di Spoleto per circa 10 milioni di Euro e dalla Regione Umbria per circa 1,5 milioni di Euro.  In tutto sono tre i percorsi meccanizzati che si insinuano tra le antiche mura del centro storico, talvolta con effetti sorprendenti, e consentono di godere intatta e libera dalle auto, in superficie, la bellezza dei monumenti e delle splendide piazze della città il cui tessuto urbano è densamente stratificato dall’epoca preromana al XXI secolo.

“Il problema della verticalità a Spoleto è stato risolto con una tale originalità  da farne un esempio da offrire al mondo – afferma il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Sergio Zinni -. La metropolitana pedonale, tanto innovativa, si presenta come un teatro moderno dove il protagonista è ancora una volta la bellezza.  Il percorso meccanizzato, infatti, si inserisce con docile naturalezza nel tessuto urbanistico della Città e ne esalta le peculiarità storico-culturali.  Si assiste, quindi, ad un unicum fra il sistema meccanizzato ed il vasto  patrimonio artistico di cui Spoleto è ricca; una simbiosi che eleva la vivibilità della Città.  Passeggiare lungo le scale mobili dalla parte bassa di Spoleto per raggiungerne la sommità dove si erge la Rocca Albornoziana, attraversare i suoi vicoli ed ammirarne le pietre che trasudano storia pongono il visitatore in un viaggio emotivo dove si respira una intensa ebbrezza artistico culturale.

Tutto questo è Spoleto, ovvero pura bellezza”.