Denunciati per associazione a delinquere, truffa, tentata estorsione, sostituzione di persona e usurpazione di titolo le persone che, tra il 2006 e il 2016, hanno più volte truffato un anziano residente a Castel Ritaldi.
La prima volta, l’anziano era stato convinto a sottoscrivere un abbonamento a riviste di polizia, carabinieri e vigili del fuoco che arrivavano a casa sua regolarmente. L’anno successivo, l’uomo non ha accettato l’abbonamento ma, dieci anni dopo, nel 2015, un finto studio legale contatta nuovamente l’uomo comunicandogli di dover pagare 250 euro verso una casa editrice che edita le riviste di Polizia, naturalmente inesistente.
I truffatori parlano anche di un’udienza al tribunale di Roma e l’anziano, preoccupato, decide di saldare il conto.
A ottobre 2016, poi, la vittima viene nuovamente contattata da un finto addetto del tribunale di Roma per un’altra ingiunzione, stavolta di 1000 euro. Stavolta, però, i toni forti e minacciosi e le telefonate insistenti, fanno dubitare l’anziano che decide di rivolgersi ai carabinieri.
Le forze dell’ordine comprendono che il poveretto è vittima di una truffa e avviano le indagini che li hanno portati a identificare sei persone, tutti denunciati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa.