Sorpresi a vendere sigarette a dei minori, sei tabaccai sono stati verbalizzati dalle Fiamme Gialle.
Sono i primi risultati di un’intensificazione dell’azione di prevenzione e controllo, disposta dal Comando Regionale della Guardia di Finanza, a tutela delle cosiddette “fasce deboli” ed, in particolare, dei minori.
L’attenzione delle pattuglie in borghese in questa prima fase di attuazione del dispositivo si è indirizzata, in tutto il territorio provinciale, verso gli esercizi di tabaccheria dislocati in prossima di plessi scolastici e nei luoghi di maggiore aggregazione giovanile, per verificare il corretto adempimento delle specifiche normative che regolano la materia.
Nel corso degli accertamenti le pattuglie hanno così notato gruppi di alunni che entravano all’interno delle tabaccherie per acquistare “un pacchetto”. Fermati a pochi passi dal negozio, si è avuta la conferma della loro minore
età.
I finanzieri hanno accertato che gli esercenti, noncuranti del divieto imposto dalla legge, hanno venduto sigarette a ragazzi minorenni nonostante vi sia l’obbligo per il rivenditore, in caso di dubbio sulla maggiore età dell’acquirente, di richiedere l’esibizione di un documento d’identità.
Una superficialità che è costata cara ai negozianti: le attuali normative, infatti, in vigore dal 2016, non fanno sconti. La sanzione amministrativa varia dai cinquecento ai tremila euro ed è prevista altresì la sospensione della licenza commerciale per 15 giorni.
Nel caso di recidiva, oltre al rischio di vedersi aumentata la multa fino a 8000 Euro, può essere disposta la revoca della licenza da parte dell’Agenzia dei Monopoli.