“Veniamo a conoscenza dalle pagine dei giornali e dalle notizie che stanno circolando in questi giorni sui social che la manifestazione “Vini nel Mondo” non si terrà come da 13 anni a questa parte. Oltre al dispiacere per le modalità con le quali siamo stati informati, ci troviamo costretti a correggere alcune inesattezze contenute negli articoli”.
In risposta alle problematiche organizzative legate alla manifestazione Vini nel Mondo e comunicate a mezzo stampa dal patron Alessandro Casali, interviene il Sindaco Fabrizio Cardarelli.
“Innanzitutto voglio precisare che, in merito al finanziamento da parte della nostra amministrazione, anche quest’anno, così come fatto nel 2016, eravamo pronti a stanziare i 10mila euro previsti. Inoltre va ricordato che, sia nel 2014 che nel 2015, il Comune di Spoleto ha stanziato circa 18mila euro per ogni annualità. Questo solo per sottolineare la nostra attenzione alla manifestazione.
Per dovere di cronaca, rispetto a quanto detto e scritto da Alessandro Casali – ha aggiunto il Sindaco Cardarelli – precisiamo che il finanziamento dello scorso anno è stato pari a 10mila euro, diventati successivamente 3mila (e non 900 euro come afferma Casali), perché 7mila euro sono stati utilizzati sia per il pagamento di servizi resi in occasione dell’edizione 2016, sia per debiti risalenti all’anno 2015. Per quanto ci riguarda abbiamo inoltre riconosciuto il pubblico interesse a Vini nel Mondo, fatto questo che ha garantito agli organizzatori della manifestazione l’utilizzo gratuito di spazi come il Complesso monumentale di San Nicolò, il foyer del Teatro Caio Melisso, l’ex Museo Civico, il Teatrino delle 6 e la Sala del Palazzo Comunale.
Oltre a questo abbiamo concesso l’utilizzo gratuito dei palchi, compreso il montaggio e lo smontaggio, l’autorizzazione gratuita dell’allaccio della rete elettrica del Comune in Piazza del Duomo e l’utilizzo gratuito dei totem pubblicitari, oltre alla nostra massima collaborazione per la buona riuscita della manifestazione.
Un aspetto poi risulta ambiguo. Ad oggi non è stata presentata nessuna richiesta ai nostri uffici per l’edizione 2017, fatto insolito rispetto agli anni passati, quando la formalizzazione avveniva tra settembre e ottobre dell’anno precedente. Non sarà che si è preferito sollevare polemiche inutili e pretestuose, fornendo alla stampa informazioni volutamente fuorvianti rispetto all’operato del Comune, per nascondere una verità diversa, ossia che Casali non è più interessato ad organizzare Vini nel Mondo? Oltre a questo verrebbe da chiedersi come mai il Ministero delle Politiche Agricole, già dallo scorso anno, ha deciso di non finanziare più la manifestazione. Detto ciò – ha concluso il Sindaco Cardarelli – incontreremo alla fine di questa settimana gli organizzatori della manifestazione, per valutare se ancora sussistono le condizioni per una nuova edizione di “Vini nel Mondo”.
Sulla questione è intervenuta anche l’assessore della Regione Umbria Fernanda Cecchini:”Dispiace leggere dai giornali le affermazioni di Casali che, per quanto riguarda le difficoltà che sta vivendo la manifestazione Vini nel Mondo, ha deciso di cercare il colpevole tra le istituzioni. Come Regione Umbria abbiamo stanziato lo scorso anno 25.000 euro, regolarmente rendicontati, che i nostri uffici della ragioneria pagheranno nei prossimi giorni. Negli anni abbiamo sempre sostenuto la manifestazione, stanziando risorse che, per assurdo, non abbiamo potuto erogare a causa delle mancate rendicontazioni da parte dello stesso Casali”.
I diecimilaeuro invece di pensare a vini nel mondo aiutate la gente italiana però no extracomunitaria,,gente che si trova senza un lavoro;senza una casa,vini nel mondo che manifestazione era?per vedere giovani sdraiati per borgo o in puazza ubriachi fradici e tirare i calici come éra successo in precedenza!!!avremo Don matteo,il festival,spoleto a colori,i caporetti,queste sono manifestazioni…no vini nel mondo!!10000milaeuro li e ci sono strade inpercorribili dalle buche e gente senza cibo e parlo di spoletini!!!
I diecimilaeuro caro sindaco invece di stanziarli x vini nel mondo perché non aiuta la gente senza lavoro o i terremotati che sono in uno stato pietosi