Dopo l’ultimo incontro a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza dei responsabili della Società ALIMENTI ITALIANI S.r.l e delle Organizzazioni Sindacali Nazionali e Territoriali, la FAI CISL, FLAI CGIL, UILA UIL dell’Umbria e le RSU e RSA dei siti umbri della ex Gruppo NOVELLI esprimono forti preoccupazioni.
In merito alle proposte di Alimenti Italiani relative all’abbattimento dei costi del personale e alla riorganizzazione riguardante tutti i siti del Gruppo, le organizzazioni sindacali ritengono che queste non siano percorribili,, in quanto spostano il peso della ristrutturazione interamente sulle spalle dei dipendenti senza aver esplicitato nei termini concreti un vero piano industriale che spieghi al tavolo strategie e obbiettivi della nuova società.
“Non possiamo mettere in discussione -dicono- il contratto nazionale di categoria e la dignità dei lavoratori per una mera speculazione finanziaria finalizzata a “ricapitalizzare” l’ex gruppo Novelli. Inoltre riteniamo del tutto incoerenti quanto presentato presentato nell’incontro del 21 febbraio dalla Società ALIMENTI ITALIANI S.r.l. rispetto ai propositi illustrati alle parti in sede Ministeriale prima dell’acquisizione. “Tenere insieme il gruppo, garantire la continuità occupazionale” sono state dichiarazioni e impegni che hanno fatto pendere la decisione verso la famiglia Greco rispetto alle offerte sul tavolo che parlavano di tutt’altro altrimenti si sarebbero prese altre decisioni. Ora non si possono cambiare le carte in tavola. Riteniamo che un piano industriale serio e concreto debba essere messo nero su bianco e la sua sostenibilità non vada misurata sui continui e ripetuti sacrifici dei lavoratori, per questo già eravamo abituati alla gestione del CDA, oggi, invece, auspichiamo percorsi pienamente concordati e condivisi tra tutti i diversi soggetti e mirati ad un serio mantenimento e sviluppo non solo delle produzioni, dei processi, dei prodotti, ma anche dei salari e dei diritti dei lavoratori”.
Per questo, la FAI CISL, FLAI CGIL, UILA UIL dell’Umbria e le RSU e RSA dei siti umbri della ex Gruppo NOVELLI, oggi ALIMENTI ITALIANI S.r.l. chiedono alla Regione Umbria, Presidenza e Assessorato competente, un incontro urgentissimo per illustrare la difficile situazione in cui il progetto di acquisizione si sta venendo a trovare.
A questo punto speriamo il tribunale revochi la cessione. Sembra un operazione truffaldina. Bravi sindacati, Mise, Commissari soprattutto amministrazione pubblica Spoletina….
I migliori acquirenti possibili.