Giovedì una delegazione (Soprintendenza alle belle arti, Regione Umbria, geologi, vigili del fuoco, Protezione civile e sindaco di Preci, Pietro Bellini), si è recata all’abbazia di Sant’Eutizio di Preci per fare un sopralluogo e stabilire un piano di massima per il restauro di uno dei simboli della cultura benedettina e dell’arte religiosa in Valnerina distrutto dal terremoto.
Servirà uno studio geologico particolareggiato sulla parete che domina il complesso religioso e i tempi non si annunciano imminenti. Da stabilire le modalità di intervento al fine di avviare il recupero dell’area dove, nel Medioevo, nacque la Scuola chirurgica preciana che fiorì, appunto, attorno all’abbazia.