Spoleto, “Quaranta sì, Quaranta no”: il giallo, anzi il rosa dell’assessore alla cultura

caradelli quaranta spoletoSpoleto, “Quaranta si, Quaranta no”: il giallo, anzi il rosa dell’assessore alla cultura

Non ce ne voglia il premio oscar Gianni Quaranta, se nell’apprendere la sua bizzarra vicenda ci è tornata in mente la popolare canzone portata al successo da Ornella Vanoni (Ma mi, ma mi, ma mi, quaranta dì, quaranta nott).

Messo fuori rosa è il caso di dirlo, per colpa delle “quote rose”, fatte saltare dall’addio dell’assessore al bilancio.

E’ il caso di ricordare infatti che con le dimissioni della Pula, le quote rosa degli assessori della giunta sono andate in sofferenza, così doveva saltare uno tra Loretoni, Profili ed appunto Quaranta.

La conta è stata fatale al premio Oscar, che si è visto fatto fuori, prima da indiscrezioni on line (strane queste fughe di notizie) poi, a quanto sembra, da una mail, una volta scoppiata la bomba.

Insomma, nell’era della comunicazione online, e sempre meno del faccia a faccia, è più semplice dirsene quattro con la tastiera del pc, che guardandosi negli occhi.

Si volta pagina quindi, proprio all’indomani della nascita dell’Accademia delle Belle Arti, ma forse anche di un rapporto mai cominciato con la città del Festival,  e di quel festival che doveva essere casa sua, ma che ha  visto l’ex assessore spesso come un corpo estraneo.

Certo che far credere alle persone che in politica, quella cittadina,  è giunto il momento della trasparenza, il momento in cui contano i valori veri  e non il valzer delle poltrone, da domani diventa ancora più difficile.