Spoleto 5 stelle denuncia: “Ati3 e Vus fanno muro e non ci danno atti sui rifiuti”
Riceviamo questo intervento di Spoleto 5 stelle che denuncia il “muro” alzato da Vus, Ati3 e Comune sulla gestione dei rifiuti. I grillini hanno infatti richiesto l’accesso a una serie di atti a cui l’Ati3 ha risposto con un secco no, mentre la Vus “non si è neanche degnata di rispondere”.
Non potevamo stare zitti dopo l’annuncio della VUS che si ritiene in linea con il piano economico finanziario stipulato con il comune di Spoleto. Così quanto dichiarato dopo l’approvazione del Regolamento sulla gestione integrata dei rifiuti approvato in Consiglio comunale lo scorso 2 settembre che comprende ben 3 pagine di sanzioni per il cittadino/utente ma non un accenno di premialità per i comportamenti virtuosi. Intendiamoci le sanzioni sono giuste e sacrosante, ma in questo regolamento si sanzionano solo i cittadini.
Alla domanda: chi sanziona la VUS se non rispetta le percentuali di raccolta differenziata da anni? Chi controlla la VUS se non rispetta il piano di spazzamento previsto dal documento finanziario stipulato con il comune? A tali domande ha risposto l’Assessore Campagnani affermando di aver inviato una missiva alla VUS per metterla in mora. Tutto smentito dalla nota della VUS pubblicata il 3 settembre su un giornale locale. Allora vediamoci chiaro: i cittadini devono sapere e rendersi conto che il piano finanziario non cita obiettivi minimi di raccolta differenziata da raggiungere, per cui tutto è lasciato al caso e alla responsabilità di nessuno.
Il piano dà solo indicazioni sulla calendarizzazione dello spazzamento delle vie, fa riferimento alle tipologie di raccolta differenziata, ma non indica l’ampliamento della differenziata nelle zone più popolose (es. via Marconi) né intende rendere omogeneo il sistema di raccolta differenziate oggi presente sul territorio.
Nessun accenno inoltre alla strategia rifiuti zero approvata all’unanimità dal consiglio comunale. E’ doveroso dare ai cittadini/utenti questi dati:
– obiettivo del 50% di raccolta differenziata entro il 2010, come stabilito dall’unione europea, fallito.
– obiettivo del 65% di raccolta differenziata entro il 2012, come stabilito dall’unione europea, fallito.
– Obiettivo del 50%, rivisto dopo opportuna legge regionale onde evitare sanzioni, entro 2014 fallito.
– Obiettivo del 65%, rivisto dopo opportuna legge regionale onde evitare sanzioni, entro 2015 fallito.
– Obiettivo del 60%, rivisto nuovamente dalla regione onde evitare sanzioni, entro 2016 sappiamo che fallirà per stessa ammissione della VUS.
Il nostro consigliere comunale ha fatto una richiesta di accesso agli atti per documentazione relativa alla raccolta dei rifiuti sia alla VUS, sia all’ATI mettendo per conoscenza il sindaco e l’assessore: la VUS non si è degnata di dare risposta; l’ATI ha rigettato la richiesta del consigliere con fumose argomentazioni; l’amministrazione comunale, ben informata, è alla finestra e non ha mosso un dito. Il Movimento non molla ed è al lavoro contro questi silenzi e rifiuti. La pazienza ha un limite e riteniamo che questo limite sia stato superato abbondantemente: in merito alla richiesta di accesso agli atti siamo costretti rivolgerci alla autorità giudiziaria, visto che i cittadini, e soprattutto i consiglieri comunali che li rappresentano, hanno tutto il diritto di accedere alla documentazione che riguarda enti e aziende pubbliche o partecipate che svolgono servizi alla comunità, sia per Legge, sia in base allo Statuto del Comune.
Quindi, per concludere, il concetto è chiaro: i cittadini se sbagliano devono pagare mentre le aziende che non rispettano i regolamenti e/o gli obiettivi non possono essere sanzionate. Intanto però la popolazione paga una gabella annuale salatissima: 5.800.000€ (cinque milioni e ottocento mila euro). E noi dobbiamo subire in silenzio? Assolutamente no! Stiamo parlando di un importo pari a 5.800.000 euro che la popolazione versa annualmente per il servizio, tanto per sottolineare l’importanza; le tariffe sono salatissime, le eventuali sanzioni a carico degli utenti anche; di contro l’azienda che gestisce i rifiuti può disattendere regolamenti e obiettivi imposti da Regione e Comunità Europea immune da qualsiasi tipo di sanzione. I cittadini hanno tutto il diritto ad avere accesso agli atti per quanto riguarda un servizio pubblico soprattutto di tale peso economico e non dimentichiamolo, di grande impatto ambientale; inoltreremo queste informazioni agli organi competenti.