Spoleto, operai esterni per sostituire chi sciopera: tensione alle cementerie

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Secondo quanto riferiscono le organizzazioni sindacali Fillea-Cgil e Filca-Cisl il 13 settembre in occasione della proclamazione dello stato di agitazione, l’azienda ha fatto sostituire un motore dell’impianto ad una ditta esterna. L’intervento, secondo i sindacati, non era indispensabile e non rientrava nelle operazioni di messa in sicurezza, tanto che si sarebbe potuto effettuare il giorno dopo, al rientro dei dipendenti dallo sciopero.

Lo sciopero è stato proclamato in tutti gli stabilimenti Cementir perché la procedura di licenziamento cento licenziamenti in vari siti produttivi (a Spoleto a rischio 21 posti: 8 della cava e 13 dell’impianto).

Sembrerebbe inoltre, stando alle parole dei sindacati, che la direzione ha organizzato il lavoro senza tenere conto dello sciopero programmando per un turno straordinario per due dipendenti.