Momento complicato per la Bps di Spoleto. Giusto martedì era stata ufficializzata l’uscita di Paolo Raggi, il folignate presidente di Coop centro Italia, dal Consiglio di amministrazione della Banca popolare di Spoleto. Cause non rese note dalla società per azioni, nonostante detenesse il 3,4 per cento di azioni del pacchetto Bps. La Banca Popolare di Spoleto ha comunicato in una nota di ieri sera che il Vice Presidente Leonardo Bandinelli, ed i Consiglieri Michele Logi, Vittorio Sorge e Gianfranco Antognoli hanno rassegnato le dimissioni dalle cariche ricoperte nella BpS. Le dimissioni sono state motivate dall’impossibilità “di apportare compiutamente il proprio contributo nell’ambito delle dialettiche consiliari”. I tre membri fanno parte della Monte dei Paschi di Siena che deteneva il 26 per cento del pacchetto azionario della Bps. Logi era il coordinatore del comitato per il controllo interno, mentre Antognoli era anche membro del comitato per la remunerazione. Quindi il CdA è stato sventrato, dato che dei 14 membri, ne sono rimasti 9, i quali rappresentano gli interessi del territorio.
Bankitalia avrebbe chiesto le dimissioni del presidente Antonini.
Inoltre 25 parlamentari del Pdl hanno presentato un’interpellanza difendendo ilb presidente Antonini, ed allo stesso tempo, hanno attaccato il direttore generale Pallinie Ario Casaccino, capo dell’Ufficio di Vigilanza della Banca d’Italia di Perugia. L’on. Luciano Rossi, coordinatore del Pdl umbro, ha presentato l’interpellanza parlamentare, in cui chiedono al Governo chiarimenti sull’esito dell’ispezione effettuata dall’Ufficio di vigilanza della Banca d’Italia nel 2010 e “suiprovvedimenti che si intendonoadottare per impedire che operazioni poco trasparenti possano portare la Banca Popolare di Spoleto a subire provvedimenti da parte della Vigilanza dando avvio alla revisione della governance aziendale e alla ristrutturazione dell’impresa bancaria”.