Spoleto, due anni fa ci lasciava Ezio Valecchi: il poeta contadino

14192153_10205703303655929_1398000689668643396_nSpoleto, due anni fa ci lasciava Ezio Valecchi: il poeta contadino

È Sergio Grifoni, con un post su facebook, a ricordare alla comunità dell’anniversario della morte di Ezio Valecchi, poeta spoletino.

Grifoni, in realtà, parla di alcuni manifesti (foto) che la nipote di Valecchi ha fatto stampare e ha affisso in giro per la città, per ricordare lo zio, «più guerriero, che poeta, che contadino, irriverente, caparbio ma sempre coerente, fuori dagli schemi dei comuni umani» – come recitano le parole composte per lui. 

«Due anni fa -scrive Grifoni nel suo post- in questo giorno, ci lasciava Ezio Valecchi, il poeta contadino. Vincitore di tanti premi, di tante rassegne della poesia dialettale. Persona semplice e genuina, come lo e’ la gente contadina che lui spesso decantava nelle sue piacevoli poesie. Nessun rappresentante istituzionale partecipò allora ai suoi funerali. Come nessuno lo ha mai ricordato in questi due anni. Eppure sono certo che in tantissime case spoletine un suo libro c’è! Mi auguro che qualcuno, che può e che deve, ripari a questa mancanza di riconoscenza da parte della città. Bene ha fatto sua nipote a ricordarlo facendo affiggere dei manifesti sui muri di Spoleto. Un omaggio dettato certamente dal cuore, ma anche una sferzata a chi, nel tempo, avrebbe dovuto farlo ma non lo ha fatto! Brava Laura!»