Stando a casa , causa influenza, è facile imbattersi nei tanti telegiornali che popolano le reti televisive. Tra questi , sono rimasto impressionato da un servizio su un disastro ambientale a Colle Ferro , nel Lazio. Un pastore faceva vedere il suo gregge , pieno di animali mutilati o morenti a causa dell’inquinamento del terreno . Un terreno dove sono state scaricate tonnellate di immondizia e dove c’era un inceneritore, chiuso , con svariati arresti, perchè oltre a ciò che era consentito bruciare , si inceneriva tutt’altro. La mia mente è andata subito al nostro territorio. Quattro industrie altamente tossiche, un inceneritore in costruzione ed uno che vorrebbe iniziare la sua attività. Se aveste visto quelle immagini, non avreste più dubbi nello scatenare una guerra all’inceneritore , fino all’ultimo sangue. A Spoleto non abbiamo altro se non il nostro territorio, non illudiamoci con l’arrivo di nuove industrie o altre fandonie del genere. Il nostro territorio può essere davvero la nostra ricchezza, ma dobbiamo tutelarlo. Fidarsi degli inceneritori è ingannevole , oggi bruciano ciò che è consentito , ma domani? Quando chiuderà Sant’Orsola? A Spoleto siamo così , critichiamo sempre e non proponiamo mai niente. Beh, invertiamo la tendenza, proviamo ad essere padroni del nostro destino, salviamo il nostro territorio. E’ un problema di tutti , perchè il territorio è di tutti.