Spoleto, M5S: “I giovani scappano, la città invecchia e perde abitanti e il Comune non fa nulla”

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I dati demografici su Spoleto fanno paura: il 30% della popolazione è oltre i 65 anni, il tasso emigratorio supera di quasi duecento unità quello di immigrazione ed equivale a 827 unità. Una vero e proprio esodo di risorse, talenti e formazione verso altri lidi. Uno spostamento per lo più di giovani tra i 25 e i 35 anni, mortificati da una città che non li premia e non è capace di rinnovarsi. Se fossimo noi ad amministrare, partiremmo da qui: un censimento sui talenti in fuga, sulle loro competenze, la loro preparazione per capire se la città può tornare ad attrarli.

Il centro storico è sì una meraviglia, tesoro per i turisti (anche se crescono le presenze, ma diminuiscono i giorni di presenza ed è quindi troppo ottimistica secondo noi la previsione di entrata per la tassa di soggiorno di €200.000.) ma continua ad essere disabitato.

Non c’è sfida politica più importante di questa per la città di Spoleto. La politica deve partire tutta da qui, farsi un esame di coscienza e poi trovare soluzioni. Perché più di 800 persone hanno lasciato la città nel 2015? Perché il numero dei deceduti supera anche nel 2015 quello dei nati?
Ne consegue un effetto domino, dalla sanità ai servizi per la famiglia e l’infanzia che meno richiesti vengono per forza ridotti a favore di investimenti… nei cimiteri. E non è una battuta.

Una politica sana e lungimirante per Spoleto deve porsi in primis un obiettivo di crescita demografica.
I Progetti Europei sulle politiche del lavoro possono essere d’aiuto, le agevolazioni alle famiglie, servizi accessibili per le donne (vedi cose semplici come i parcheggi rosa) e per i bambini.
La battaglia per il parto analgesia si pone come scopo tutt’altro che simbolico, è un inizio concreto che parte da queste premesse e continueremo a perseguirlo anche a costo di risultare monotoni per alcuni.

Ieri (15 giugno 2016) ci siamo di nuovo messi in contatto con il Direttore Generale USL Imolo Fiaschini, infatti il 18 maggio scorso è scaduto l’avviso per creare una nuova graduatoria di anestesisti. Il tempo di creare la commissione e procedere con la selezione, ha assicurato, e poi a Spoleto ci saranno 14 unità in anestesia e il servizio di parto analgesia dovrà essere assicurato; non ci sono più scuse.