Valnerina, piccolo Comune a rischio default per una strana assunzione

1Valnerina, piccolo Comune a rischio default per un’assunzione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota dei sindacalisti Andrea Russo della Uil, Ivo Ceccarini della Cgil e Moreno De Piccoli della Cisl

Il sindacato si trova sempre più spesso, nei piccoli comuni, di fronte a scelte politiche che tendono a togliere a molti lavoratori concentrando risorse su pochi. L’ultimo esempio al Comune di Monteleone di Spoleto.

Un comune di 609 abitanti, dove il Sindaco ha assunto a tempo pieno un Segretario Comunale di fascia superiore a quella richiesta, aumentando da un giorno all’altro la spesa di oltre il 600%, portandola al valore di comuni fino a 65 mila abitanti. Una scelta inspiegabile, visto che la spesa per il personale non deve essere superiore al 2008.

Oltretutto, nel 2014 il Revisore dei Conti aveva fornito parere favorevole alla stipula di una convenzione col Comune di Cascia per lo svolgimento dell’attività urbanistica ad un costo annuo di 20 mila euro, a condizione di ridurre per un pari importo la spesa per il Segretario, portandola intorno ai 10 mila euro. Ma a luglio 2015, senza alcun parere di regolarità contabile né, a quanto risulta, copertura di bilancio, il Sindaco ha deciso di investire ulteriori 60 mila euro sulla figura del Segretario.

Una serie di scelte organizzative che possono mettere a rischio la stabilità economico-finanziaria dell’Ente e la corretta ed efficace erogazione dei servizi, oltre che ripercuotersi negativamente sui lavoratori. Per compensare questi maggiori costi, l’Amministrazione ha deciso di non sostituire una lavoratrice pensionata ad inizio 2016, ha eliminato i due settori tecnico e finanziario esistenti da trent’anni, concentrando tutta la gestione, anche amministrativa, nelle mani del Segretario neoassunto, il quale avrà ruolo di controllato e controllore.

La figura del Segretario Comunale è essenziale e preziosa ma sorprende l’utilizzo che ne sta facendo Monteleone di Spoleto. La situazione è resa più grave dal fatto che i decreti di assunzione, del luglio 2015, sono stati pubblicati ora, dopo sei mesi, addirittura con una numerazione anomala.

Il Sindacato ha invitato infruttuosamente il Sindaco a rivedere le scelte fatte, garantendo un equilibrio negli investimenti e nei processi di convenzionamento dei servizi, evitando di concentrare risorse su un’unica figura mentre contestualmente si destinano risorse ad altri enti, creando situazioni ingovernabili nel proprio. I lavoratori hanno dato pieno mandato al Sindacato di tutelarli in ogni sede.

Vista la gravità di quanto accaduto e dei riflessi su servizi e dipendenti, il Sindacato porrà in essere ogni iniziativa utile a salvaguardare cittadini e lavoratori.