Spoleto, scintille sugli anestesisti tra Tribunale del malato e dg Fratini
Il Tribunale del malato che danni segue attentamente le vicende interne ed esterne dell’ospedale di Spoleto ha reso noto che otto anestesisti su dodici hanno fatto richiesta di trasferimento per problemi di natura organizzativa e gestionale del reparto di Anestesia e Rianimazione.
L’associazione Tdm ha chiesto lumi alla direzione sanitaria e alla direzione generale. E Fratini ha risposto così
“La segnalazione del Tdm di Spoleto è assolutamente infondata e crea soltanto allarmismo. Ho letto con stupore la segnalazione del Tdm di Spoleto su un ipotetico trasferimento di massa dei medici anestesisti del San Matteo degli Infermi verso altre sedi ospedaliere. E’ opportuno sottolineare che sono numerosissime e continue le richieste di trasferimento da ospedali più piccoli verso quelli più grandi. Le richieste interessano specialisti di tutte le branche: chirurghi, anestesisti, medici internisti, medici di pronto soccorso etc. Tali richieste, seppur legittime, non possono essere soddisfatte perché la Direzione aziendale deve garantire la sicurezza di tutti gli ospedali e, in particolare, di quelli più piccoli. Quindi, voglio sottolineare, che non è immaginabile lo spostamento di professionisti riducendo le garanzie di funzionamento dei servizi di provenienza. Pertanto prima di effettuare una segnalazione invito il Tdm ad informarsi adeguatamente sui meccanismi e sulle procedure per evitare di creare inutili allarmismi”.
La risposta non è piaciuta per niente al Tdm che ieri ha replicato così:
Come sempre il dott. Fratini finge di non capire quello che il Tdm scrive, tentando di screditare il nostro attento monitoraggio sull’Ospedale di Spoleto. Il Tdm non ha detto di essere preoccupato per un trasferimento in massa degli anestesisti: sappiamo bene che questo è impossibile! Il Tdm è preoccupato per le motivazioni che possono aver indotto otto professionisti su dodici (escludiamo il Primario) a chiedere, come gesto eclatante, il trasferimento. La notizia, verissima e non infondata come sostiene il dott. Fratini, dovrebbe suscitare qualche riflessione nei responsabili della Sanità che dovrebbero chiedersi il perché di una tale decisione collettiva. Al contrario il direttore generale si preoccupa solo di criticare e di smentire il Tdm: tentativo fallito, visto che le otto domande sono state depositate e protocollate! Sarebbe invece auspicabile un atteggiamento più rispettoso verso una Associazione di volontariato che lavora solo per il buon funzionamento dell’Ospedale e che deve rispondere alle segnalazioni degli utenti, chiedendo chiarezza quando chiarezza non c’è. A tale proposito il Tdm sollecita una risposta alle lettere inviate a codesta direzione, secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge .