Inizierà il 12 aprile 2016 davanti alla Corte d’Assise di Terni il processo con giudizio immediato per Emanuele Armeni, il carabiniere arrestato nel luglio scorso per l’uccisione del collega Emanuele Lucentini.
L’accusa è quella di omicidio premeditato. Infatti, per la procura della Repubblica di Spoleto non si è trattato di incidente, come invece sostiene Armeni, per via del fatto che con una mitraglietta M12 (l’arma usata per sparare) non si spara per sbaglio perché va esercitata una forte pressione sul grilletto e perché la traiettoria non torna. Inoltre, sempre secondo la Procura, ad aggravare la posizione di Armeni c’è il fatto che appena dopo lo sparo non si è nemmeno avvicinato a Lucentini per vedere le condizioni del collega.
Il processo con giudizio immediato, lo ricordiamo, viene ammesso quando vi è evidenza della prova della colpevolezza dell’imputato.
Fonte: umbria24.it