Spoleto, arriva il primo Baby Pit Stop Unicef dell’Umbria

baby_pit_stopLo spazio verrà allestito a palazzo Mauri

Arriva a Spoleto il primo Baby Pit Stop certificato Unicef in Umbria.

A Palazzo Mauri, sede della biblioteca Comunale di Spoleto, sezione ragazzi, verrà allestito uno spazio protetto per consentire alle mamme di allattare al seno e di cambiare il pannolino. 

Il Baby Pit Stop prende il nome, come spiega l’UNICEF, dal “cambio gomme + pieno di benzina” della Formula Uno. Nei Baby pit-stop il cambio riguarda il pannolino e il “pieno” di latte materno, ricco di nutrimento e di anticorpi, in tale maniera ad ogni mamma è permesso il diritto di poter tranquillamente uscire e vivere le proprie città senza temere le difficoltà ” logistiche” comuni per tutti i genitori che hanno dei bambini piccoli, come sfamarli e cambiarli in luoghi consoni”. Collabora al progetto l’USL 2, con i servizi alle famiglie, il consultorio, i corsi di accompagnamento al parto dove è attivo il progetto di promozione e sostegno dell’allattamento materno, pediatri di famiglia, farmacie comunali.

L’iniziativa del Baby Pit Stop, nata grazie ad un accordo tra il Comitato Italiano per l’Unicef e il Comune di Spoleto, è stata presentata stamani alla stampa nel corso di una conferenza cui hanno partecipato il Vicesindaco Maria Elena Bececco, la Presidente Provinciale dell’UNICEF di Perugia Iva Catarinelli e il direttore del Distretto di Spoleto della USL2 Simonetta Antinarelli.

“Si tratta – ha spiegato la Bececco – dell’importante concretizzazione a Spoleto di una prassi virtuosa presente in maniera organica in alcuni paesi del Nord Europa e che abbiamo voluto si realizzasse all’interno di uno spazio ad alta socializzazione come la Biblioteca Comunale, luogo ideale per la formazione e la crescita, che dedica molte iniziative all’infanzia. Oltre al ruolo fondamentale della ASL, questo progetto tra UNICEF e Comune è stato realizzato anche grazie all’aiuto volontario di associazioni e sponsor privati, come la farmacia Marchese e Loreti Arredamenti”, che hanno messo a disposizione suppellettili e strumenti”. Iniziativa magnifica l’ha definita Catarinelli “perché quello dell’allattamento al seno è un presupposto fondamentale non solo per gli aspetti igienico-nutrizionali ma anche e soprattutto per quelli socio-relazionali.” Un’iniziativa “tanto più preziosa – ha aggiunto Antinarelli – soprattutto perché viene realizzata in uno spazio che è esterno all’ambiente sanitario e che quindi si configura servizio importante all’interno della Biblioteca che diventa una sorta di comunità allargata”.