L’avvocato della ragazza è pronto a ricorrere in appello
Era stato accusato di violenza sessuale sulla nipote 15enne l’uomo di 40 anni che è stato invece assolto per insufficienza di prove.
A raccontare delle presunte violenze subite è stata proprio la ragazza: lo zio camionista, con la scusa di portarla con sé a fare un giro sul mezzo, l’avrebbe portata sulla brandina e poi avrebbe cercato di avere un rapporto sessuale con lei, tenendole i polsi e palpeggiandola. Solo grazie all’insistenza della giovane, alla fine, lo zio avrebbe desistito.
La ragazza ha raccontato tutta la storia ad alcune sue amiche che vivevano con lei nel collegio di Cascia ma nel giro di poco il racconto è arrivato alla Madre Superiora e così è cominciato tutto il processo.
Lo psicologo della ragazza ha affermato di aver notato un grande cambiamento in lei da prima a dopo il fatto e la ragazza ha sempre dato testimonianze precise dell’accaduto: nonostante ciò, però, il collegio non è rimasto convinto della colpevolezza dello zio che è stato assolto per mancanza di prove.
L’avvocato della giovane si è detto pronto a impugnare la decisione del tribunale e a ricorrere in appello.