Spoleto, caos ospedale: sindaco contro Fratini e Tar striglia Asl

ospedale-di-spoletoSpoleto, caos ospedale: sindaco contro Fratini e Tar striglia Asl

Negli ultimi giorni si sono agitate parecchio le acque intorno all’ospedale di Spoleto, in particolare alla chirurgia robotica. 

Per primo si è imbufalito il sindaco Fabrizio Cardarelli che ha chiesto le dimissioni del direttore generale dell’Asl 2 Sandro Fratini che si è limitato a nominare con forte ritardo il dottor Patriti semplice referente e non responsabile del nuovo dipartimento di chirurgia robotica dell’ospedale. 

Fratini ha motivato la decisione spiegando che ci sono iter amministrativi e questioni organizzative di cui tener conto all’interno dell’Asl, ma che resta ferma la volontà di valorizzare la nostra eccellenza. 

La spiegazione non ha convinto l’amministrazione comunale che è tornata alla carica con Zefferino Monini e Gianluca Speranza. I due capigruppo hanno presentato una mozione urgente per chiedere la revoca di Fratini accusato di aver con i suoi comportamenti e gli impegni non mantenuti offeso la città di Spoleto.

Nella bagarre generale con la città tutta schierata in difesa dell’ospedale, è arrivata la sentenza del Tar dell’Umbria a cui era ricorso proprio il dottor Patriti che aveva impugnato l’esito del concorso per il primariato di chirurgia, a cui è arrivato quinto, dietro il primo classificato e attuale primario Giampaolo Castagnoli. 

Il Tar dell’Umbria non si doveva pronunciare sull’annullamento del concorso, visto che lo stesso Patriti lo aveva ritirato rinfrancato dalle rassicurazioni sulla nomina a responsabile del dipartimento di chirurgia robotica, bensì sulla richiesta dell’Asl di accollare al professionista tutte le spese legali del procedimento poi sospeso, invece che dividerle. 

I giudici hanno respinto la richiesta dell’Asl dando un giudizio molto pesante sul concorso e rilevando gravi anomalie e incogruenze in fase di valutazione delle candidature, specificatamente tra Patriti e Castagnoli. E’ veramente un gran caos.