Spoleto, scintille tra Cretoni e maggioranza per Tassa di Soggiorno
Scelte politiche: partecipazione ……. anzi diktat dell’amministrazione Cardarelli
DI ALESSANDRO CRETONI*
A mio avviso la scelta politica di inserire l’imposta di soggiorno per essere legittimata dall’assemblea comunale non può esimersi dal prendere in esame e nella dovuta considerazione l’offerta turistica sino ad oggi proposta, i relativi risultati a livello di flussi turistici e soprattutto quanto effettivamente investito sino ad oggi sul settore per andare poi ad individuare i correttivi e le nuove possibili strategie e sinergie insieme ai territori limitrofi e insieme alle associazioni di categoria che operano nel settore.
Personalmente nell’assemblea comunale dalla precedente legislatura ho sempre convintamente ribadito che le risultanze del conto di bilancio e le risultanze riferite all’attuazione delle linee programmatiche rappresentano l’incisività delle scelte politiche adottate dall’amministrazione in carica.
Pertanto ritengo che se questa amministrazione comunale aveva già messo in programma l’applicazione dell’imposta di soggiorno per esserne legittimata, durante un anno di amministrazione, poteva, anzi a mio avviso doveva, avviare un percorso di partecipazione certamente molto diverso rispetto al diktat imposto nei tempi e nei modi a tutti noti.
A mio avviso prima di pensare ad un nuovo balzello soprattutto quando si parla di una nuova amministrazione occorre operare una pianificazione, una progettazione da concertare insieme creando nuova linfa per una città che ha l’onere e l’onore di tornare ad essere protagonista e capofila del nostro comprensorio. E’ chiaro ed evidente che questo ragionamento politicamente parlando doveva essere fatto prima di pensare all’inserimento di tale balzello. Così come partecipata alla città, all’assemblea comunale ed alle associazioni di categoria sembra che stiamo aprendo una nuova attività, stiamo chiedendo i soldi ai possibili clienti ma ancora non sappiamo cosa stiamo vendendo e con quali prospettive ma siccome lo stanno facendo molti comuni, beh allora facciamolo anche noi.
Questo non è un valido motivo per legittimare “IMPOSTA DI SOGGIORNO NEL COMUNE DI SPOLETO”.
Non si possono convocare gli imprenditori e le associazioni che operano nel settore a cose fatte. A mio avviso tutto ciò appare paradossale, stiamo pensando di tifare per il turismo, sottolineando le potenzialità per lo sviluppo dell’economia e del territorio, evidenziando anche giusti entusiasmi quando abbiamo importanti presenze e partecipazioni agli eventi ma lo stiamo facendo senza tenere il alcun modo e nelle dovute considerazioni le dichiarazioni e le riflessioni delle associazioni di categoria.
Voglio ricordare in questa assemblea che sia il Presidente Regionale di Confcommercio che il Vice Presidente di Federalberghi pubblicamente anche a mezzo stampa hanno più volte affermato che in Provincia di Perugia, dati alla mano, nelle città in cui si è introdotta la tassa di soggiorno, con riferimento al turismo organizzato si è avuto un calo sostanziale delle richieste ed addirittura molte disdette e lo sottolineo, ripetendolo, molte disdette a favore di territori vicini.
Nelle passate sedute consiliari abbiamo evidenziato che con l’avvento del Giubileo 2016 si individua nella città di Spoleto un punto centrale e protagonista per il collegamento tra Santa Rita, San Benedetto e San Francesco ed il protocollo sottoscritto tra comune di Spoleto e Comune di Assisi certamente rappresenta un opportunità di promozione turistica di grande rilievo. In questo contesto e con la consapevolezza della volontà di inserimento della tassa di soggiorno era necessario individuare sinergie con i territori limitrofi pensando di tifare insieme per la promozione turistica, sottolineando le potenzialità per lo sviluppo dell’economia e del territorio di cui la nostra città deve tornare ad essere la Capofila.
Dopo un anno di amministrazione Cardarelli prima di ritrovarmi ad approvare il regolamento per l’istituzione dell’imposta di soggiorno da una nuova amministrazione che intende essere protagonista di una manifesta volontà di cambiamento, a mio avviso, sarebbe stato auspicabile conoscere con il massimo della trasparenza, con quali modalità, nel corso di questo anno, sia stata messa mano a quei centri di costo che per troppi anni sono stati i principali attori di sperpero e di emorragia di denaro pubblico; centri di costo che hanno creato un “Sistema Spoleto” ed un “Sistema Gestione Spoleto” fatto ancora oggi di 26 posizioni apicali, oltre numerosi dirigenti alla Provincia di Perugia, già dirigenti e quadri nelle società partecipate dal Comune stesso, società partecipate che oggi non servono a nessuno e che ancora pesano e gravano anche sulle spalle della comunità spoletina…..
Ricordo che i controlli interni comprensi quelli sulle società partecipate ed i relativi report così come previsto dall’art. 18 del regolamento adottato dall’ente nella sezione “amministrazione trasparente” non sono stati ancora pubblicati.
Oggi a distanza di un anno, nonostante in essere apposito ufficio all’interno della macchina comunale, questa amministrazione, questo Ente su tale profilo continua ad essere “INADEMPIENTE”.
Continuiamo a regolamentare nuovi balzelli rinegoziando anche nel tempo mutui bancari che produrranno ulteriori oneri per l’Ente e di conseguenza alla comunità e non partecipiamo alla cittadinanza come si stanno razionalizzando e ridimensionando i costi della spesa pubblica, andando ad individuare quelle gestioni e quelle esternalizzazioni improduttive figlie di quel vecchio sistema “gestione Spoleto” che hanno arrecato troppo danno allo sviluppo della nostra città.
*CONSIGLIERE COMUNALE F.I.