Il nostro articolo sul degrado dell’ex Hotel del Matto ha scatenato la reazione dei giocatori di softair. Come saggiamente espresso nel commento di Monica che riproponiamo in fondo, l’articolo non aveva alcuna intenzione di schierarsi pro o contro i giocatori di questo sport, ma semplicemente far riflettere sulle sorti di un complesso architettonico così importante, come l’hotel di Monteluco , che sta cadendo a pezzi. Pubblichiamo comunque uno dei tanti commenti inviatici dai sostenitori di questo sport che vogliono spiegare che cos’è il softair, dal momento che anche a Spoleto , questa disciplina, conta molti appassionati.
Il softair è uno sport di squadra basato sulla simulazione di movimenti tattici. L’attività è uno sport. Il softair, nonostante l’apparenza, è innocuo e non violento. E’ vietato qualunque contatto fisico con l’avversario. Ci si basa principalmente sul fair play e sulla correttezza individuale. Le repliche/ASG ammesse per la pratica del Softair sono liberamente acquistabili, utilizzabili e/o detenibili dagli atleti, purché rispondenti alla definizione tecnica e ai requisiti fissati dalla Legge. In definitiva il softair:
– è una disciplina sportiva sia di squadra che individuale, avente la finalità di incentivare il benessere, lo sviluppo e la tutela sia fisica che culturale degli Atleti che la svolgono, attraverso una specifica e costante attività teorica, pratica ed educativa promuovente le qualità fisiche, morali ed intellettuali proprie di ciascuno dei suoi praticanti.
– è una disciplina che coordina le sue finalità sportive innanzitutto con i principi fondamentali dell’amicizia e della solidarietà, senza distinzione di sesso, razza, religione, nazionalità e ceto socio-culturale, parimenti accogliendo il pieno rispetto delle norme dell’Ordinamento Generale dello Stato Italiano e degli Stati da esso riconosciuti.
– è una disciplina che rifiuta ogni forma e tipo di violenza nonché l’ideologia della guerra mai intesa come primaria fonte ispiratrice bensì solo come circostanza storica e dimensione tecnologica. In questo senso ogni Associazione di Softair degna di questo nome rifiuta di caratterizzarsi con simboli e denominazioni identificativi di reparti, gruppi, associazioni e formazioni militari, para-militari e/o politiche reali, siano esse attuali che del passato.
– è svolto prevalentemente all’aria aperta ed i suoi praticanti condividono senza eccezione alcuna l’obbligo del rispetto totale della natura e dell’ambiente, non solo evitando di contaminarlo, inquinarlo e/o deturparlo, ma anche prodigandosi per la sua difesa rispetto a qualunque forma di aggressione e con ogni forma di azione e collaborazione che si rendesse possibile e/o necessaria.
– accoglie i valori basilari dello sport quali la lealtà ed il fairplay, promosso da tutti il miglior rispetto delle regole generali e tecniche di questo sport nonché l’imparzialità delle valutazioni che si rendessero necessarie, per garantire sempre un confronto sereno e leale tra gli Atleti atto a tutelare, valorizzare ed autenticare la loro prestazione atletica e sportiva.
– viene riconosciuto come “attività sportiva non agonistica” da numerosi enti di promozione sportiva legati al CONI.
Io non gioco a softair ma i miei amici sì, e per quello che ho visto, loro operano nella perfetta legalità, giocano solo in luoghi sicuri e SOLO SE AUTORIZZATI dalle autorità e dai proprietari degli spazi.
Ribadisco comunque che il problema qui non è il softair, ma come sempre la SPOLETITUDINE, che ha distrutto via via ogni cosa per la quale valesse la pena venire a Spoleto.
Meditiamo su questo, non se il softair è uno sport da olimpiadi o meno!
Mi chiedo,
ma che cazzo sta a fà ?
un albergo lassù.
Un megacasermone in cemento,
anonimo,
in cima a una collina,
nel cuore del monte,
immezzo al bosco.
Fa veramente schifo guardarlo dall’ alto
alla fine del percorso detto “la corta”
che porta sui prati di Monteluco
passando solo per il bosco ed
anche sotto l’ albergo del matto.
Un qualsiasi Assessore all’ Ambiente,
solo a guardarlo
si dimetterebbe.
E’ una struttura che prima o poi potrebbe creare
dei grossi problemi ambientali
vista la sensibiltà ambientalista
dei nostri amministratori.
Con “Il Matto”
potrebbero avere qualche ideona,
per distruggere l’ ennesima parte di territorio,
sempre pronti
ad attaccare le terre che dovrebbero cautelare;
e non lo dico io
ma dodicianni di storia Cittadina.
Mi chiedo,
ma che cazzo sta a fà ?
un albergo lassù.
Un megacasermone in cemento,
anonimo,
in cima a una collina,
nel cuore del monte,
immezzo al bosco.
Fa veramente schifo guardarlo dall’ alto
alla fine del percorso detto “la corta”
che porta sui prati di Monteluco
passando solo per il bosco ed
anche sotto l’ albergo del matto.
Un qualsiasi Assessore all’ Ambiente,
solo a guardarlo
si dimetterebbe.
E’ una struttura che prima o poi potrebbe creare
dei grossi problemi ambientali
vista la sensibiltà ambientalista
dei nostri amministratori.
Con “Il Matto”
potrebbero avere qualche ideona,
per distruggere l’ ennesima parte di territorio,
sempre pronti
ad attaccare le terre che dovrebbero cautelare;
e non lo dico io
ma dodicianni di storia Cittadina.