Spoleto, ricomincia il balletto delle cifre. Buco di 15,5 milioni

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Ariecco il buco. Dopo una boccata d’ossigeno delle cifre diramate qualche giorno fa, tornano le cifre grandi a preoccupare il bilancio dell città del Festival.

Umbria24 ha postato un ottimo resoconto del comunicato diramato dall’assessore al Bilancio. Pula. Eccolo.

Ammonta a 15.5 milioni di euro il secondo buco di bilancio del Comune di Spoleto deliberato dalla giunta a seguito dell’approvazione del consuntivo 2014. Nel dettaglio si tratta di un disavanzo tecnico emerso al termine del riaccertamento straordinario dei residui, così come previsto dalle nuove norme contabili valide per tutti gli enti locali che hanno anche modificato i titoli giuridici che consentono il mantenimento in bilancio di crediti e debiti.

Secondo buco da 15.5 milioni La giunta guidata dal sindaco Fabrizio Cardarelli ha anche stabilito che la mastodontica cifra sarà ripianata in 30 anni, limite massimo previsto dalla legge, con quote annuo che si aggirano intorno ai 516 mila euro. Stando a quanto riferito dall’assessore Agnese Pula la prima parte dell’operazione contabile, cioè quella che interessa la cancellazione di residui attivi e passivi, ha prodotto un saldo positivo per 2.8 milioni «ma questo – precisa Pula – non equivale a dire che le poste relative iscritte nel documento economico secondo le precedenti norme non fossero corrette, bensì significa che il nuovo principio di competenza rafforzata, in vigore dal primo gennaio 2015, impone criteri diversi sul mantenimento dei residui».

Crediti di dubbia esigibilità In questo senso l’effetto più drammatico è legato al fondo crediti di dubbia esigibilità da costituire con un meccanismo che, in sintesi, muove dalle percentuali di riscossione degli ultimi 5 anni registrate su imposte, tasse e tributi locali, ma anche ad esempio sulle multe, tutte inferiori al 50%. E considerando che i residui attivi tributari ed extratributari pesano complessivamente 32 milioni di euro ecco che nei conti di Palazzo si apre una vera e propria voragine che, però, potrebbe ridursi nel caso in cui si varassero provvedimenti capaci di incrementare la capacità di riscossione del Comune.

Pula: «Pesante eredità del passato» In attesa che l’ufficio tributi venga potenziato e che, magari contestualmente, ci si svincoli da Equitalia, il disavanzo tecnico vale 15.5 milioni e l’assessore Pula non fatica a definirlo «una pesante eredità proveniente dal passato». La giunta con la stessa delibera ha deciso di ripianare il secondo buco di bilancio in 30 anni in rate annue da 516 mila euro, a partire dal previsionale in fase di approntamento e su cui Pula e il dirigente finanziario Claudio Gori stanno cercando faticosamente la quadra.

Mancano 3.2 milioni per chiudere il previsionale Per centrare l’obiettivo all’appello mancano 3.2 milioni, oltre al mezzo milione del disavanzo tecnico, da recuperare tra le pieghe del bilancio ci sono 1.8 milioni, cioè la quota residuo del primo buco, e un milione di euro che il Governo ha recentemente tagliato dal Fondo di solidarietà.(Umbria24)