Domande roventi all’assessore Rometti da parte dei pentastellati
Ultimamente sembra che il M5S sia diventato una sorta di mago con la palla di vetro, ma ciò non deriva da doti soprannaturali, bensì dalla lettura dei documenti .
Ecco un po’ di storia umbra del CSS (Combustibile Solido Secondario) fatta dal MoVimento 5 Stelle:
nel febbraio 2014 il M5S Spoleto scrive un comunicato sulla Mozione approvata dal Consiglio Comunale di Spoleto (http://goo.gl/WbnRl1) che “impegna il Sindaco ad intraprendere tutte quelle iniziative per sottoscrivere con la Regione dell’Umbria un protocollo d’intesa affinché l’utilizzazione del CSS come combustibile in qualsiasi sito industriale sia subordinato ad un parere vincolante del Comune, e non si possa limitare solo ad un parere di conformità urbanistica”.
Il 26 dello stesso mese esce un nuovo comunicato firmato M5S Perugia, Terni e Spoleto, che prende atto come a livello regionale si percorra un’altra strada in merito al CSS (http://goo.gl/0TkQe4).
E’ invece del 7 aprile 2015 la notizia da parte dell’Assessore Regionale Rometti che prevede la produzione del CSS anche da parte dei privati (http://goo.gl/KgDPwd).
Rivolgiamo quindi alcune domande all’Assessore Rometti:
1) Chiediamo all’Assessore e all’Amministrazione Regionale, artefici dell’insuccesso e dei danni causati dalla mancata raccolta differenziata che ad oggi è ancora terribilmente insufficiente, come sia possibile che una modifica così importante e non prevista dal Piano Rifiuti Regionale del 2009 sia inserita con una semplice delibera? Come mai non siano state coinvolte le associazioni ambientaliste e competenti per una modifica di tale rilevanza?
2) Il dottor Rometti sa da cosa è composto il CSS? Dice di aumentare la raccolta differenziata per migliorare e velocizzare la produzione dello stesso. E allora gli chiediamo: a quale prezzo si venderanno i prodotti riciclati e utilizzati per la produzione del CSS? A chi andranno i proventi della vendita? Lei crede che gli acquirenti di questi materiali per realizzare le loro “balle” di CSS pagheranno gli stessi soldi di chi utilizzerebbe quello stesso materiale per scopi di riuso e riciclo?
3) Lei sa che il CSS prevede l’utilizzo di sostanze tossiche? Lei sa che le ceneri prodotte (ogni 4 tonnellate di rifiuti si genere una tonnellata di polveri) sono tossiche e quindi vanno smaltite? Dove le smaltirebbe? Oppure sarà possibile inserire queste polveri nel clinker del cemento?
4) Assessore perché parlare in modo furbesco ed errato della tariffa puntuale? La tariffa puntuale, quella vera, si può applicare solo se i proventi della vendita del prodotto riciclato vanno ai Comuni e di conseguenza consentono il vero abbattimento dei costi per gli utenti. La smetta di raccontare che la raccolta differenziata in Umbria è un successo perché siamo veramente al ridicolo.Siamo consapevoli ad esempio che nell’ATI 3 siamo ancora al di sotto del 45% di raccolta differenziata e che, nelle altre ATI, non siamo tanto al di sopra. Non ci racconti che grazie alla produzione del CSS si risparmieranno dei soldi. Il vero risparmio è possibile solo se i rifiuti riciclati verranno venduti a chi si occupa di riuso e ricicli.
5) Perché una società privata dovrebbe produrre CSS in Umbria per poi bruciarlo fuori regione? Non è forse un aprire la strada, un input per poter dire in un futuro molto prossimo “non conviene più bruciare il CSS fuori Regione, visto che possiamo usufruire di strutture in Umbria“?
Non vogliamo peccare di supponenza, ma questo schema ci sembrava abbastanza chiaro. I segnali erano parecchi e vi stiamo mettendo a conoscenza del pericolo dell’incenerimento dei rifiuti sia da un punto di vista economico che sopratutto di salute.