Spoleto, continua il dibattito sulla comunità Neocatecumenale
di Moris Gini
E’ un bel articolo, però cerchi di essere un pò più originale visto che il testo rassomiglia a diversi materiali visibile su internet basta cercare con google.
Abbia pazienza il cosiddetto direttorio è gia in pasto ormai da anni a siti che fanno o facevano le stesse sue trattazione teologiche presenti in questo articolo.
La questione della segretezza è un dibattito arcinoto specie per i direttori del quale va tenuto in considerazione che:
1)Per la questione dei direttori. Se io sapessi il contenuto di un pacchetto regalo sarei contento a scartare il pacchetto se gia sapessi che cosa contiene il pacchetto? Questo mi domando, a volte la segretezza può essere un dono.
2)Ci sono situazioni personali nella comunità che hanno in primis necessità di essere tutelate da una certa riservatezza.
I peccati vanno detti al prete durante la confessione e questo e sacrosanto, ma vivendo per anni insieme settimanalmente un cammino di fede, gira che rigira se sa un po de tutti.
Quindi ci vuole un pò di prudenza come dice Papa Francesco. Non la faccio lunga, nemmeno su una eventuale trattazione teologica esegetica, non ne sarei in grado, non sono né formato né preparato a dare una risposta corretta al contenuto del direttorio rispetto al magistero della chiesa.
Posso solo dire e affermare per dovere di cronaca:
1) dopo un iter di 5 anni tutto il cammino neocatecumenale (quindi anche quello di Spoleto) ha subito una approvazione definitiva del proprio STATUTO da parte della santa sede.
2) i cosiddetti direttori o orientamenti sono (dopo essere stati letti commentati corretti) approvati della santa sede.
3) I riti contenuti nei direttori che riguardano i vari passaggi sono stati approvati in via ufficiale dalla santa sede due anni fa, il fatto fu anche menzionato dalla stampa a proposito del corvo alla santa sede , in merito a un commento uscito da una lettera da parte di un cardinale che non fu consultato in merito alla approvazione dei riti, se ricordo bene.
4) resta ancora, mi sembra il doveroso fattaccio della eucarestia neocatecumenale, che fu negli ultimi anni ’90, cavallo di battaglia alle accuse di eresia al cammino, nata sul fatto che carmen disse in un direttorio mi pare l’iniziale, l’eucarestia era il memoriale della resurrezione di cristo , mentre correttamente dicendo passione morte e risurrezione, la dico come la so.
Per quanto ne sappia non mi sembra che ci siano state approvazioni definitive da parte della santa seda per quanto riguarda un eventuale rito eucaristico neocatecumenale. Ma va detto, subito dopo l’elezione di Benedetto XVI l’allora card Arinze mi pare prefetto per la congregazione del culto emanò una lettera in cui:
1) si imponeva al cammino di recitare il credo
2) prima della comunione recitare agnello di dio
3) la comunione andava fatta in piedi
4) l’altare della chiesa è l’unico posto dove celebrare, no più a tavoloni di legno mobili o luoghi improvvisati.
Per quanto ne sappia queste disposizioni sono attualmente osservate in OBBEDIENZA da tutto il cammino quindi anche quello di Spoleto.
Concludo dicendo che attualmente il Cammino Neocatecumenale è Giuridicamente approvato come realtà a differenza di diversi anni fa, quindi sotto super visione delle autorità ecclesiali.
Anzi dirò che, avendo una approvazione ufficiale, i catechisti hanno nello svolgimento della loro missione, una importanza maggiore rispetto al passato, in quanto garanti della corretta attuazione dei contenuti dei direttori come testi ufficiali stabiliti dallo statuto del cammino.
Da qui dire che sia una realtà comoda questo è un altro paio di maniche. Fare il cammino significa mettersi nelle mani dei catechisti, come se fossero dei padri superiori di qualche ordine religioso esempio francescani benedettini ecc ecc ma visto in un ottica laica.
Infatti l’iter di approvazione è stato lo stesso di ogni altro ordine religioso come ne si può trovare nella storia della chiesa.
Si tratta solo se accogliere o non accogliere la parola annunciata dai kikiani catechisti, ognuno è libero consultandosi con un sacerdote di fare le proprie scelte.
Qualche tempo fa seppi che in una comunità di Foligno c’era una coppia di genitori che gli fu ammazzato il proprio figlioletto.
Questo padre e questa madre hanno accolto nonostante il grande dolore di un padre e una madre per la tragica perdita di un figlio, un KERIGMA che gli annunciava di amare anche l’assasino del loro figlio.
Io francamente sconsiglio di entrare a far parte di questo percorso di fede, se sei UN CATTOLICO normale lascia stare non fa per te sei già apposto.
Concludo, nella chiesa ci sono altre problematiche più importanti, parlate di questo ne dico una, la comunione a persone DIVORZIATE E RISPOSATE IN COMUNE O CHE CONVIVONO.
Parlate di questo del perchè ci sono cattolici di seria A e cattolici di serie B . Gente che dopo una esperienza di matrimonio andata male,si sia trovata a rimanere sola o solo e dopo aver trovato una persona con cui condividere qualcosa, si senta esclusa dai sacramenti cristiani .
sig. GINI MORIS
mi viene voglia di lasciare un piccolo commento: di stupidaggini, ahimè, se ne dicono e scrivono tante ma, purtroppo, come si dice: “contro la stupidità neanche gli dei possono far nulla”
mi viene voglia di lasciare un piccolo commento: di stupidaggini, ahimè, se ne dicono e scrivono tante ma, purtroppo, come si dice: “contro la stupidità neanche gli dei possono far nulla”