Spoleto, Allarme Ospedale: La musica non cambia

mediciSpoleto, allarme Ospedale: la musica non cambia. Il grido di preoccupazione di Grifoni

OSPEDALE DI SPOLETO: 
LA MUSICA NON CAMBIA!!!!

Consultando il sito dell’ASL2, nello spazio riservato ai Dipartimenti Sanitari, aggiornato al 2 gennaio 2015, appare l’elenco completo dei vari medici, che ne sono i Responsabili. Se non erro, essere un Responsabile di Dipartimento significa contribuire in maniera fattiva, non solo al coordinamento dell’Area interessata (ospedali di Terni, Foligno, Spoleto, Orvieto, Narni, Amelia, Norcia e Cascia), ma anche alla fase organizzativa e strategica della stessa. Un incarico di non poco conto.

Per ogni presidio ospedaliero avere o non avere uno o più Responsabili di Dipartimento non è solo una questione di prestigio, ma anche di una possibile tutela per il Nosocomio che lo esprime, fermo restando la salvaguardia della professionalità di ognuno e la richiesta dovuta imparzialità. A parità di imparzialità comunque, è sempre meglio averli. Cosa emergerebbe però da tale elenco? Che, proveniente dall’Ospedale San Matteo, ci sarebbe solo un Responsabile, il dott. Nazzareno Miele. Appena uno su undici!

Mi chiedo: il nostro Ospedale, nel contesto dell’ASL2, rappresenta solo il 9%? Ho cercato allora di approfondire questo aspetto e: sorpresa? Nella vigilia di Natale l’ASL ha adottato numerose delibere e, tra queste, figurano tre provvedimenti riferiti a specifiche nomine per Responsabili di Dipartimento, insite nella necessaria revisione di organizzazione dipartimentale. Con la delibera n°1110 si nomina il Responsabile per l’Area Chirurgica; con la 1095 quello per la Materna Infantile e con la 1100 quello per il DEA, ovvero Emergenza ed Accettazione. Quanti provenienti dall’Ospedale di Spoleto? Nessuno! Tutti provenienti dagli altri Nosocomi.

Eppure per il Dipartimento DEA in predicato vi erano tre medici, tra cui i “nostri” dr. Nicolic e dr. Maragoni. A chi è stato assegnato? Al medico di Foligno! Non voglio e non mi compete entrare nel merito delle valutazioni fatte per la scelta, però continuo a chiedermi: non poteva essere questa l’occasione per riequilibrare le rappresentanze?

Sicuramente si risponderà che l’ASL è unica ed omogenea per l’intero territorio interessato ma, guarda caso, in questa unicità si penalizza sempre la nostra città. A mio avviso invece continua la politica del carciofo, in maniera graduale ed apparentemente indolore. Non a caso nelle motivazioni di scelta dei responsabili, è testualmente riportata la dicitura: “tenendo conto degli obiettivi strategici”. Quindi significa che non scegliere uno spoletino è strategico?

Non potrà essere la nomina del primario di chirurgia il contentino, perchè per noi è sempre in pericolo il servizio di emergenza-urgenza, nonostante le continue rassicurazioni verbali. Mi auguro che l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale appurino in maniera celere queste miei riflessioni e contestino nelle sedi opportune la disparità di trattamento.
Anzi, spero che lo abbiano già fatto.

Sergio Grifoni

6 Responses

  1. Caro Nazzareno, condivido appieno la tua osservazione e sai come tengomin considerazione le tue analisi. Certo che e’ piu’ importante cosa si fa dentro una stanza, e come lo si fa, piuttosto dell’etichetta affissa sulla porta. Pero’, converrai con me, a volte a quella etichetta corrisponde qualcuno che, o per volere personale o perche’ ubbidiente al volere di altri, contribuisce a decidere cosa fare. Con rinnovata stima ed amicizia.

  2. Caro Nazzareno, condivido appieno la tua osservazione e sai come tengomin considerazione le tue analisi. Certo che e’ piu’ importante cosa si fa dentro una stanza, e come lo si fa, piuttosto dell’etichetta affissa sulla porta. Pero’, converrai con me, a volte a quella etichetta corrisponde qualcuno che, o per volere personale o perche’ ubbidiente al volere di altri, contribuisce a decidere cosa fare. Con rinnovata stima ed amicizia.

  3. PURTROPPO CARO SERGIO ANCORA IN TROPPI POCHI SIAMO A PENSARE AL NOSTRO OSPEDALE C’E’IN GIRO TROPPO MENEFREGHISMO

  4. PURTROPPO CARO SERGIO ANCORA IN TROPPI POCHI SIAMO A PENSARE AL NOSTRO OSPEDALE C’E’IN GIRO TROPPO MENEFREGHISMO

  5. Caro Sergio ,
    Nel parlare di dipartimento dell’urgenza emergenza ci si dovrebbe proprio riferire alla sua definizione.
    Non dovresti dovremmo preoccuparci del dipartimento della sua costituzione e della sua direzione.
    Ci si dovrebbe preoccupare di quali urgenze emergenze vengano oggi affrontate in maniera adeguata e nelle ventiquattro ore presso i vari presidi ospedalieri della usl 2.
    Da questi dati dovrebbero poi derivare le considerazioni che anche tu vuoi fare.
    O dobbiamo come sempre riferirsi i solo alla assegnazione di targhette dietro le quali
    non c ‘e poi tanto o almeno quel poco o tanto che le giustifichi.
    Quando ero giovane questa era una delle critiche principali che si faceva al modello organizzativo sanitario “baronale”.
    Mi sembra che le cose non siano molto cambiate se si continua a ragionare con gli stessi criteri.

    Sempre tuo
    N.miele

  6. Caro Sergio ,
    Nel parlare di dipartimento dell’urgenza emergenza ci si dovrebbe proprio riferire alla sua definizione.
    Non dovresti dovremmo preoccuparci del dipartimento della sua costituzione e della sua direzione.
    Ci si dovrebbe preoccupare di quali urgenze emergenze vengano oggi affrontate in maniera adeguata e nelle ventiquattro ore presso i vari presidi ospedalieri della usl 2.
    Da questi dati dovrebbero poi derivare le considerazioni che anche tu vuoi fare.
    O dobbiamo come sempre riferirsi i solo alla assegnazione di targhette dietro le quali
    non c ‘e poi tanto o almeno quel poco o tanto che le giustifichi.
    Quando ero giovane questa era una delle critiche principali che si faceva al modello organizzativo sanitario “baronale”.
    Mi sembra che le cose non siano molto cambiate se si continua a ragionare con gli stessi criteri.

    Sempre tuo
    N.miele

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