C’è chi cerca di riportare la situazione alla calma essendo in entrambi i casi correlazioni ancora tutte da dimostrare
Dopo la morte della signora di 83 anni di Spoleto avvenuta a 24 ore dalla somministrazione del vaccino Fluad, ecco il secondo caso umbro di morte sospetta.
Si tratterebbe di una 86enne che avrebbe perso la vita dopo il vaccino; non si hanno al momento altri dettagli ma pare che la segnalazione sia avvenuta stamattina e annunciata al Tgr dalla responsabile del servizio prevenzione sanità della Regione Umbria, la dottoressa Maria Donata Giaimo.
Intanto, per quanto riguarda il primo caso, quello dell’83enne, il Nas ha avviato una serie di accertamenti sulla morte della spoletina che finiranno al centro dell’informativa attesa in procura e poi l’autorità giudiziaria stabilirà nelle prossime ore se procedere.
Intanto, la Asl ha fatto sapere che nel territorio di Foligno e Spoleto sono stati distribuiti circa 22 mila dosi di Fluad, molte delle quali già somministrate.
E’ importante, comunque, come ricorda anche il dottor Franco Santocchia, direttore del presidio ospedaliero di Foligno e coordinatore del dipartimento di igiene e prevenzione della Asl 2, è non farsi prendere dall’allarmismo. Il rischio a cui si va incontro in situazioni del genere ancora tutte da dimostrare è, infatti, quello di psicosi.