Si tratta di un uomo di 38 anni marchigiano denunciato per truffa ai danni di un bar dai carabinieri
Lo scorso 11 novembre, nell’ambito di una più vasta attività di controllo del territorio volta alla repressione dei reati contro il patrimonio, i carabinieri della tenenza di Norcia hanno denunciato T.C., di anni 38, disoccupato e originario di San Benedetto del Tronto ritenuto l’autore di una truffa ai danni di un bar del posto.
In particolare, il predetto riusciva a manomettere una macchina slot machine attraverso una particolare digitazione dei tasti tale da causare il “tilt” del sistema con la conseguente vincita illecita di euro 1300. L’ipotesi investigativa veniva avvalorata dalla testimonianza del tecnico della ditta proprietaria della macchina.
L’operatore confermava infatti, che il pagamento in questione non era da collegarsi alle normali attività di gioco bensì ad una vincita illecita ottenuta mediante la manomissione del sistema informatico della scheda presente nella slot. Nella stessa giornata, il truffatore si recava presso un altro esercizio commerciale di Norcia ove chiedeva informazioni sulla quantità di denaro presente nelle slot ivi ubicata.
La commessa, insospettita, ha contattato prontamente i carabinieri che, giunti sul posto, hanno identificato e perquisito il soggetto, rinvenendo dei grimaldelli, arnesi vari da scasso, la somma di euro 1231 di cui circa 500 composti da moneta da euro 2 e documenti di identità rubati.
Il materiale veniva sottoposto a sequestro e messo a disposizione della autorità giudiziaria. mentre il soggetto veniva dedenunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, truffa e ricettazione.
…….Il quinto dice “non devi rubare” e forse io l’ho rispettato vuotando in silenzio, le tasche già gonfie di quelli che avevan rubato……..
da: Il testamento di Tito di Fabrizio Dè Andrè.
…….Il quinto dice “non devi rubare” e forse io l’ho rispettato vuotando in silenzio, le tasche già gonfie di quelli che avevan rubato……..
da: Il testamento di Tito di Fabrizio Dè Andrè.