A processo un trentenne albanese accusato anche di aver minaccio di dar fuoco alla casa imprenditore
Storia di ordinaria follia al tribunale di Spoleto. Il Corriere dell’Umbria ieri raccontava del processo a carico di un uomo di 30 anni albanese accusato di aver minacciato e tentato di investire il datore di lavoro che lo aveva licenziato.
Imputato anche il fratello più piccolo dello straniero che avrebbe schiaffeggiato l’imprenditore per difendere il familiare.
I fatti si sono consumati nel 2009 anno in cui il trentenne è stato licenziato. L’uomo non ha digerito la perdita del lavoro e avrebbe iniziato a chiamare continuamente il suo ex datore di lavoro e la moglie.
Telefonate minacciose che una sera si sono trasformate in un tentativo di investire l’imprenditore. Lo straniero ubriaco si è infatti presentato sotto casa del datore di lavoro che uscito sul piazzale ha rischiato di essere investito con l’auto dall’albanese.
Il datore di lavoro si è buttato a terra per evitare di essere travolto e ha riportato qualche ferita. Le minacce e lo stalking sono proseguite con i due fratelli stranieri che avrebbero anche minacciato di dargli fuoco a casa
IO LI FAREI RITORNARE IN ALBANIA A CALCI IN CULO
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