Spoleto, clamoroso gara per la Piscina Comunale deserta

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E’ andata deserta la gara per la gestione trentennale della Piscina Comunale Franco Pallucchi,

Un epilogo a sorpresa se si pensa che neanche la Abn promotore del project financing ha presentato un’offerta.  Un pò meno se si ascoltavano i rumors  susseguenti al rialzo chiesto dal Comune di passare da un progetto di 2 milioni e mezzo a più di tre.

Si perchè dopo la proposta di Abn, ovvero l’attuale gestore della piscina, di un progetto da 2,5 milioni di euro, il Comune aveva rincarato la dose, chiedendo quindi di attuare una soluzione da 3,2 milioni, che includeva anche la costruzione di una nuova piscina per permettere pallanuoto e nuoto sincronizzato con tribune da 400 posti.

Già il progetto di 2,5 milioni era sembrato un azzardo, almeno dai commenti che avevamo ricevuto da alcuni addetti ai lavori,  in considerazione  sopratutto di un impianto destinato ad una realtà come quella spoletina. Ma l’innalzamento ai 3 milioni e passa sembrava addirittura suicida, pensando di poter  reggere una struttura simile con eventi sportivi, e il richiamo dell’ormai inflazionato turismo sportivo.( Caso Scale Mobili, praticamente sempre chiuse per capirci)

La frittata quindi è stata fatta. L’Abn probabilmente spaventata da tutto ciò ha fatto saltare il banco, nè la Larus, altra società che si era fatta viva ed aveva avuto un sopralluogo dell’impianto, ha battuto ciglio con una proposta.

Probabilmente, ma questa è una nostra opinione, la Abn ha voluto far ritornare tutti con i piedi per terra. cercando un pò di realismo a fronte di voli pindarici che sono già naufragati in molte città italiane, ben più grandi di Spoleto.

Si andrà probabilmente verso una riassegnazione provvisoria alla Abn, che con qualche investimento cercherà di far funzionare al meglio l’impianto già esistente, che per Spoleto, sarebbe già un bel traguardo.

In ogni caso, ma questa è sempre una nostra opinione, messe da parte vasche inutili e economicamente ingestibili, il Comune farà del tutto per non annoverare al proprio attivo la chiusura di uno degli impianti più longevi della nostra città. Ci permettiamo di consigliare a chiunque si sieda al tavolo per risolvere il problema piscina, di ascoltare con più attenzione i consigli di chi da trent’anni, con sforzi e passione grande, è riuscito a non far chiudere mai definitivamente un impianto che è pur sempre un fiore all’occhiello della nostra città.

Francesco Ragni

  

2 Responses

  1. ed aggiungerei che chi è riuscito a non far chiudere, lo ha fatto a proprie spese, lavorando con coscienza e professionalità, nonostante tutto. Leggere che il Comune ha sborsato migliaia e migliaia di euro per aggiudicarsi un effimero “Don Matteo” ed assistere a tali “soap opera” invece amaramente reali, può solo innescare un meccanismo di degrado, inciviltà e stupidità di chi continua a governare la nostra città ed il nostro Paese senza alcun rispetto per i meritati diritti dei propri cittadini. E’ qusto il “fiore all’occhiello” della nostra città!

  2. ed aggiungerei che chi è riuscito a non far chiudere, lo ha fatto a proprie spese, lavorando con coscienza e professionalità, nonostante tutto. Leggere che il Comune ha sborsato migliaia e migliaia di euro per aggiudicarsi un effimero “Don Matteo” ed assistere a tali “soap opera” invece amaramente reali, può solo innescare un meccanismo di degrado, inciviltà e stupidità di chi continua a governare la nostra città ed il nostro Paese senza alcun rispetto per i meritati diritti dei propri cittadini. E’ qusto il “fiore all’occhiello” della nostra città!

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