L’uomo si era macchiato di diversi reati sotto falso nome e nazionalità
E’ uscito dal carcere di Spoleto dov’era detenuto per scontare le gravi pene di cui si era macchiato nel corso degli anni Vladimir K., un 42enne russo che, sotto falso nome di un cittadino bulgaro, aveva commesso reati come sfruttamento della prostituzione, violenza sessuale di gruppo e clonazione di carte di credito.
L’uomo era stato arrestato a Roma nel 2007 e trasferito nel carcere spoletino. Durante la sua permanenza nella casa di detenzione gli agenti dell’ufficio immigrazione hanno accertato la sua vera identità e la sua reale nazionalità e hanno ottenuto, grazie agli accordi internazionali bilaterali, la sua riammissione in patria appena soddisfatte le condizioni di giustizia.
L’espulsione dall’Italia e il divieto di reingresso per dieci anni ha sostituito la pena detentiva per i giorni che mancavano alla definitiva espiazione del reato.
Dopo aver ottenuto il passaporto, dunque, lo straniero è stato scortato dai poliziotti all’aeroporto di Fiumicino per essere rimpatriato a Mosca.