Oggi la giunta dell’Umbria ha autorizzato la fecondazione eterologa, per le coppie non fertili sarà gratuita
La giunta regionale ha adottato la delibera autorizzativa per la pratica della fecondazione eterologa all’interno del servizio sanitario regionale.
Anche l’Umbria come altre regioni si adegua dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato il divieto incostituzionale.
Le coppie che ne vorranno fare richiesta potranno accedere gratuitamente alla procreazione medicalmente assistita disponibile presso l’azienda ospedaliera di Perugia.
Per la presidente Catiuscia Marini si tratta di un traguardo importante: «Con la decisione assunta oggi – scrive – l’Umbria risponde ad un bisogno fondamentale di salute per quanti sono affetti da infertilità che, vorrei ricordare, è una malattia alla quale oggi la scienza medica è in grado di dare positive risposte. Abbiamo quindi adottato la delibera ‘autorizzativa’ per la pratica della fecondazione eterologa all’interno del servizio sanitario regionale, secondo le linee guida del documento approvato in Conferenza dei Presidenti delle Regioni, frutto di un positivo lavoro politico e scientifico.
Un documento – prosegue – che ha un profilo medico-scientifico di notevole qualità e che pone al centro i diritti delle coppie. Anche in Umbria, dunque potrà essere praticata gratuitamente la fecondazione eterologa all’interno del servizio sanitario nazionale con tutte le garanzie di sicurezza e qualità che la sanità pubblica assicura».
L’atto approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria, in sostanza ha recepito le linee guida stabilite dalla Commissione salute, relativi all’età dei donatori, individuata tra i 18 e i 40 anni per i maschi e 30-35 per le donne, ai criteri per l’accesso ai cicli da parte della donna in analogia alla fecondazione omologa, al numero massimo di donazioni e di nascite fissato in 10, all’eventuale rimborso per le giornate di lavoro perdute da donatori e donatrici.
Inoltre, è stato deciso di creare un albo nazionale, oltre quelli che verranno istituiti in ogni Regione, ed è stabilita l’impossibilità per la coppia di scegliere particolari caratteristiche fenotipiche del donatore in quanto è prevista solo una compatibilità delle principali caratteristiche fenotipiche del donatore con quelle della coppia ricevente. Infine, in attesa che questo aspetto sia definito dal legislatore, si manterrà l’anonimato assoluto dei donatori.