Dopo le polemiche di questi giorni anche gli organizzatori si levano qualche sassolino dalle scarpe
«La città di Spoleto ha perso per l’ennesima volta la possibilità di far parlare di sé come protagonista di una bella e indimenticabile serata di spettacolo». Questa una delle frasi che si leggono nella nota stampa che gli organizzatori di I love Spoleto ci hanno inviato per dire la loro sulla questione tanto dibattuta delle scale mobili che, lo ricordiamo, per l’evento di Brignano sono state chiuse un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, con buona pace di turisti e cittadini.
La posizione degli organizzatori del concerto di Mannarino e di Evolushow è dura nei confronti di un amministrazione che, anziché prestare un servizio in più alla città e dare così una sorta di “Benvenuto” a quanti da fuori hanno deciso di venire a vedere gli spettacoli, chiede ai promoter di sopperire a tali servizi.
«In occasione del concerto di Alessandro Mannarino -si legge- abbiamo fatto richiesta all’Amministrazione Comunale affinché si potesse prolungare l’orario di apertura dei parcheggi e delle scale mobili, per poter dare un maggiore servizio al pubblico che ha voluto partecipare al concerto, soprattutto perché in gran proveniente da fuori città e fuori regione. La risposta questa volta è stata netta e concisa, un funzionario ci comunica senza dare più di tante spiegazioni, che se si vuole prolungare l’apertura delle scale mobili, l’organizzatore deve pagare ad Umbria Mobilità 200 euro l’ora. Chiaramente, abbiamo risposto con un “No grazie”.»
«Il NO -continua la nota – non scaturisce dalla volontà di non voler pagare quanto richiesto 200 l’ora, per un totale di circa 1000 euro (dalle ore 20 alle 01), ma diventa una questione di puro principio organizzativo e di rispetto dei ruoli.»
Insomma, ad ognuno il suo ma se così non è, scrivono gli organizzatori di I love Spoleto, è forse lecito fare alcune domande per capire bene la situazione: «Il Comune di Spoleto, è proprietario della mobilità alternativa e ha dato in appalto di gestione tale servizio, o non ha potere decisionale sul metodo di gestione? Esiste un accordo che garantisca le aperture prolungate con la proprietà? Il Comune ha a disposizione una sorta di bouquet di ore aggiuntive, oltre l’orario di apertura, che in qualche modo possa destinare ad eventi particolari e/o straordinari?»
E se è vero che in un momento di crisi vanno prima tutelate le cose importanti come il servizio mensa nelle scuole, è pur vero che a leggere frasi come “Sono loro che se ne devono occupare e se le devono pagare…”, gli organizzatori non ci stanno, considerando anche che i dirigenti e funzionari del Comune di Spoleto hanno scaricato tale responsabilità sugli organizzatori di manifestazioni in centro, senza dare altre spiegazioni in merito.
Ma state tranquilli: nonostante la polemica e i malumori, il team di I love Spoleto ha in cantiere tanti progetti sia per l’inverno che per la prossima estate e non saranno certo le scale mobili a fermarli.