Daniele Trombettoni vestirà per il quinto anno consecutivo la maglia della Monini Marconi, veterano del volley di Spoleto con 20 anni di campionati alle spalle
Esperienza, carisma e leadership dentro e fuori dal campo. Qualità fondamentali per un progetto ambizioso come quello della Monini Marconi, che gli ha rinnovato la fiducia anche per il prossimo anno ben consapevole della sua grande affidabilità.
Daniele Trombettoni, spoletino di nascita e di formazione pallavolistica, non vede l’ora di iniziare l’ennesimo capitolo della sua carriera in maglia biancoverde. Ecco le sue prime sensazioni sulla stagione alle porte.
Daniele, è il tuo 5° anno consecutivo alla Monini. Con quale spirito lo affronterai?
Molto positivo. Non vedo l’ora di ricominciare a sudare in palestra. Spero che la prossima stagione sia quella giusta per regalare a noi stessi e ai nostri tifosi una grande gioia.
Sei pronto a mettere il tuo bagaglio di esperienza al servizio della squadra?
Come accade già da una paio di stagioni io mi metterò a completa disposizione della società e dell’allenatore, pronto a fare qualsiasi cosa mi venga richiesto. Ho venti anni di pallavolo alle spalle, durante i quali mi sono tolto qualche soddisfazione ed ho imparato tante cose, voglio mettere la mia esperienza a disposizione del gruppo tutti i giorni in palestra, ma allo stesso tempo farmi trovare sempre pronto dal punto di vista atletico.
Sai già cosa dire ai tuoi compagni per ripartire dopo il finale amaro della scorsa stagione?
Saranno essenziali tanta grinta e concentrazione. Si ripartirà dagli errori fatti, sappiamo quello che è mancato nella scorsa stagione, di certo non l’impegno e la volontà. E poi c’è un precedente che mi fan ben sperare: quando cinque anni fa perdemmo la finale playoff di serie C il sogno sembrava finito. Invece ci rimboccammo le maniche e l’anno successivo riuscimmo a vincere la finale conquistando la promozione in B2. Chissà, magari la storia è pronta a ripetersi…
Con un nuovo coach che per te è un amico di tante battaglie sportive
Ho giocato insieme a Paolo (Restani, ndr) per la prima volta nel ‘lontano’ 1998, ritrovarlo come allenatore è una piacevolissima sorpresa. E’ una splendida persona, molto preparato e con grandi motivazioni. Sono contentissimo che la dirigenza gli abbia affidato l’incarico di guidare la B2, non ho dubbi che sia la persona giusta.