Spoleto, Monini volley: ecco l'intervista a Segoni

Matteo Segoni è un punto fermo del progetto Monini

E’ uno dei talenti ‘made in Spoleto’ della Monini Marconi, che dopo diverse stagioni disputate ad ottimi livelli cerca quest’anno la definitiva consacrazione. Matteo Segoni è un punto fermo del progetto Monini, troppo innamorato della sua città e dei colori biancoverdi per pensare di andare a giocare altrove, nonostante le sue doti tecniche e atletiche siano da tempo sotto l’osservazione di importanti società.

 

Qui l’intervista:

Matteo, ancora una volta hai scelto di rimanere a Spoleto. Cosa significa per te questa maglia?

Mi sono appassionato al volley andando al Palarota a vedere le partite di serie A, questa società vuol dire tanto per me, sin dai tempi del minivolley. L’anno scorso siamo stati vicinissimi a coronare un sogno, voglio assolutamente riprovarci quest’anno e togliermi la soddisfazione di vincere il campionato con questa maglia indosso. Il progetto è ambizioso e io sono orgoglio di farne parte.

Per farlo bisognerà trovare grandi motivazioni. Come pensate di riuscirci dopo la beffa dei playoff?

Non credo che sarà un problema. Tra la voglia di ricominciare a sudare in palestra dopo le vacanze, la rabbia e l’amaro in bocca per come è andata quella gara 2 contro Chiusi le motivazioni si trovano da sole. Abbiamo grande voglia di prenderci quello che l’anno scorso ci è sfuggito per un soffio.

Sei ancora molto giovane. Pensi di poter migliorare come giocatore?

Certo che si. Voglio migliorare soprattutto in ricezione, dove ancora non sono perfetto, dando seguito ai progressi fatti lo scorso anno, senza comunque trascurare gli altri fondamentali. L’arrivo di un altro schiacciatore (Garofalo, ndr) mi stimolerà a fare ancora meglio in allenamento, anche se non mi piace parlare di concorrenza tra compagni di squadra, si lavora tutti per lo stesso obiettivo. Uno dei miei è certamente quello di diventare un giocatore completo.

Credi che il nuovo allenatore possa aiutarti in questo?

Sono felicissimo che la società abbia scelto Paolo Restani. E’ una persona in gamba e molto preparata tecnicamente e tatticamente. In tutti questi anni per me è stato un amico, oltre che compagno di squadra ai tempi della serie C. Di uno come Paolo ti puoi fidare ciecamente.