Campello, caccia alla volpe simulata: vincono Fiori, Di Marco e Pontani

foto_tel_03_05_2014 233_pNella frazione di La Spina di Campello sul Clitunno una domenica all’insegna del divertimento e della natura

Una bella giornata di fine giugno e i monti che circondano Campello sul Clitunno fanno da scenario alla battuta di caccia alla volpe organizzata dalla segreteria regionale dell’ANLC e dalla pro loco della frazione di Spina, che si è tenuta domenica 29 giugno.

Una caccia alla volpe simulata naturalmente, dove “la volpe” è un cavaliere con la classica giacca rossa a cui è attaccata la coda finta del fulvo animale che gli altri cavalieri debbono acchiappare e strappare per poter dire di avere abbattuto la volpe. Ma la volpe è molto abile e scaltra, e la coda viene spezzata e non strappata completamente.

Così il primo premio se lo aggiudica proprio il master Loriano Fiori, che nella vita fa l’elettrotecnico, ma ha una grandissima passione per i cavalli. Il secondo e il terzo premio ex aequo sono andati a Roberta Di Marco e Angelo Pontani.

A consegnare i premi il Conte Ranieri di Campello, un nobile di nascita, che, come in ogni caccia alla volpe che si rispetti, non poteva mancare e il neo assessore spoletino ai lavori pubblici Angelo Loretoni.

I 25 cavalieri partecipanti hanno ricevuto prodotti tipici del luogo offerti tra gli altri da uno dei primi oleifici sorti a Campello, l’Antico frantoio Carletti, dove viene effettuata ancora la spremitura a freddo.

E, dopo una buonissima colazione a base di pane e porchetta offerta dalle due associazioni organizzatrici, e la gara, il piacevole pranzo, cucinato dalle abili mani di donne e uomini della pro loco della Spina.

Una manifestazione importante questa della Caccia alla volpe, giunta ormai alla terza edizione. Che precede di poco, nel tempo, l’organizzazione della tradizionale Sagra del tartufo la cui 31ma edizione si terrà a Spina di Campello dal 1° al 10 agosto prossimi.

“Manifestazioni come queste – dice Lando Loretoni, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Libera Caccia – riavvicinano le persone al territorio e alle tradizioni dei nostri antenati”.

“Questo territorio – spiega il presidente Pro Loco Spina di Campello, Santino Fortunati – ha una storia agricola importante. Un tempo qui si svolgeva la transumanza, ma ormai in questo antico borgo risiedono stabilmente solo 40 persone e tante attività sono andate perdute”.

2 Responses

  1. Quando penso alla caccia alla volpe mi viene in mente la campagna inglese con qualche lord che corre dietro ad un povero animale indifeso. Cosa c’entra il territorio della Spina con tutto ciò? Boh! Sinceramente il tutto mi lascia perplessa. Magari però anche lì in passato avveniva qualcosa del genere… mah.. io penso piuttosto a qualche contadino o allevatore che rincorreva la volpe col forcone per difendere il pollaio. Magari sbaglio e allora attendo delucidazioni. Quando penso alla rivalutazione di un territorio credo che si debba puntare su quello che lo caratterizza e lo ha reso unico nella storia : bene il tartufo e la transumanza ma la caccia alla volpe…!! Suggerisco PASTORI D’ ACERA di LAMBERTO GENTILI : illuminante !

  2. Quando penso alla caccia alla volpe mi viene in mente la campagna inglese con qualche lord che corre dietro ad un povero animale indifeso. Cosa c’entra il territorio della Spina con tutto ciò? Boh! Sinceramente il tutto mi lascia perplessa. Magari però anche lì in passato avveniva qualcosa del genere… mah.. io penso piuttosto a qualche contadino o allevatore che rincorreva la volpe col forcone per difendere il pollaio. Magari sbaglio e allora attendo delucidazioni. Quando penso alla rivalutazione di un territorio credo che si debba puntare su quello che lo caratterizza e lo ha reso unico nella storia : bene il tartufo e la transumanza ma la caccia alla volpe…!! Suggerisco PASTORI D’ ACERA di LAMBERTO GENTILI : illuminante !

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