A Vallo di Nera è tornato Fior di Cacio, domenica all'insegna dei formaggi

Taglio del nastro a Fior di Cacio a Vallo di Nera
Taglio del nastro a Fior di Cacio a Vallo di Nera

Si è parlato della promozione dei formaggi nella Valnerina nella tavola rotonda che ha aperto l’edizione 2014 di “Fior di cacio”, l’evento promosso dal Comune di Vallo di Nera che dal 2002 celebra il formaggio in tutte le sue variazioni.

Ad accogliere i numerosi ospiti istituzionali presenti è stato questa mattina il sindaco Agnese Benedetti. Tante le autorità intervenute: l’assessore regionale Fernanda Cecchini, il consigliere regionale Luca Barberini, gli assessori provinciali Roberto Bertini e Donatella Porzi, il presidente del Bim, nonché sindaco di Poggiodomo, Egildo Spada, il presidente della Valnerina Servizi, Moreno Filippi, ed i sindaci o vice di quasi tutti i comuni della Valnerina, oltre all’assessore all’ambiente di Spoleto.

“Abbiamo molte tipicità da valorizzare, vanno messe insieme per cercare di costruire un’Umbria che sia degna del nome che ha all’esterno” ha esordito il sindaco Benedetti, introducendo il workshop. Ad entrare nello specifico nel progetto presentato, dal titolo “Sapori di una volta” e promosso insieme al Gal “Valle umbra e Sibillini”, è stato il presidente del Bacino imbrifero e montano del “Nera e Velino”, Spada.

“È un progetto interregionale, – ha spiegato – riguarda infatti anche l’area intorno a Verona, ricca di una importante tradizione casearia, ma anche di altri prodotti, come l’Amarone. È stato così possibile non solo valorizzare i nostri prodotti, ma anche fare un confronto con gli allevatori locali. Tra gli obiettivi del progetto c’è la creazione di un sito internet, la promozione di educational nelle scuole, ma anche l’aggregazione degli allevatori. Vorremmo fare – ha annunciato – Spada – un marchio identificativo del formaggio della Valnerina, per dargli una riconoscibilità. È una sfida che dobbiamo assolutamente affrontare, un marchio che identifichi i prodotti di tutti gli allevatori dell’area.

Ad entrare più nel dettaglio del progetto “Sapori di una volta” è stato il responsabile, Carlo Prepi. “Il lavoro è partito due anni fa, agganciandosi ad esperienze precedenti. L’idea è di realizzare una guida sui formaggi della Valnerina, unita anche ad altri prodotti in abbinamento, che abbiano un unico denominatore: vale a dire che siano prodotti con il latte della Valnerina”. Presente anche la presidente dell’Università dei sapori, Anna Rita Fioroni, che ha ricordato l’attività dell’organismo da lei guidato, mostrando la sua disponibilità a puntare maggiormente sui formaggi.

A Franco Beoni di Promocamera è stato invece illustrare il progetto “L’Umbria dei formaggi”, partito a settecentesco, con “l’obiettivo di valorizzare questo prodotto che vorremmo diventasse strategico per il territorio”. Nel 2013 è stata già realizzata una guida, ora in ristampa, relativa ai produttori del Perugino (31 quelli coinvolti inizialmente, ora divenuti 41), ed in contemporanea è iniziata un’azione mirata verso i ristoratori e le scuole.

A parlare dell’importanza di far rivivere l’Appennino è stata la vice presidente nazionale di Slow Food, Sonia Chellini, seguita da alcuni produttori locali.

L’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini si è invece concentrata sui nuovi fondi europei per lo sviluppo rurale. “Quella che viviamo – ha detto – è una fase di snodo: la prossima settimana ci saranno delle assemblee territoriali a Montefalco, Amelia, Castiglione del Lago e San Giustino. Sui fondi comunitari stiamo individuando obiettivi e priorità: vogliamo fare lo sforzo di fare in modo che i programmi non siano a compartimenti stagni; in tutto saranno a disposizione 1,5 miliardi di euro per i prossimi 7 anni. Intanto la Regione ha varato anche il piano regionale zootecnico, che arriverà in consiglio regionale la prossima settimana. Con questo – ha spiegato – ci poniamo tre obiettivi: dire che in Umbria si può continuare ad allevare, dare indirizzi per star dentro le normative, dare valore aggiunto a quello che facciamo”.

“Fior di cacio” proseguirà per tutta la giornata di oggi, con i suoi circa 50 stand espositivi, che apriranno i battenti alle 10,30. Sarà possibile approfittare delle degustazioni gratuite (formaggio alla brace e pane e prosciutto) dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20. Dalla tarda mattinata partiranno gli educational curati dal Bim, divisi in quattro sezioni, alle 12, 16, 18 e 20, da prenotare al numero 347.3363768.

Alle 16, appuntamento dedicato ai più piccoli con Mirko Revojera e il suo “Spinarello e Mangiarina”, fiabe e novelle da spalmare per imparare a mangiare senza essere mangiati. Alle 16.30, visita guidata alle chiesa romaniche con una guida d’eccezione, la dottoressa Stefania Nardicchi, direttrice del Museo diocesano di Spoleto. Dalle 17.30, infine, la due giorni gastronomica sarà chiusa dalla musica del gruppo folk “Le Cinciallegre”. Per tutta la durata dell’evento, sarà possibile visitare la Casa dei Racconti e la mostra di immagini e testi sul territorio della Valnerina, presso il Convento di Santa Maria, a cura del Servizio turistico della Valnerina.