Anche quest’anno la fine di Giugno è interamente dedicata all’Antifestival: evento artistico e culturale indipendente, che a partire dal 19 Giugno ci intratterrà fino al 29 nel campo sportivo di Cannaiola di Trevi (Pg). Raggiungendo la sua settima edizione l’Antifestival viene ormai inteso nel suolo umbro, ma non solo, come un’istituzione fra i festival musicali e sperimentali. Non a caso è proprio l’Antifestival che apre le danze all’infinita costellazione di sagre e feste che allietano la nostra estate, e fra queste, vi è un numero sempre crescente di festival originali e d’avanguardia, messi in piedi da giovani stimolati proprio dalla bellezza e dall’allegria di tale evento.
Come già dallo scorso anno, l’Antifestival viene ulteriormente definito come “la zona franca” per sottolineare in maniera chiara e ulteriore ciò che tale evento auspica ad essere e la concezione sulla quale si fonda: la zona franca è uno spazio fisico e mentale che non sta fuori dai confini, bensì oltre i confini dei tempi e delle beghe personali, globali, quotidiane per avere la possibilità di sprigionare da queste, spesso così grigie e tormentate, le potenzialità più gioiose e positive del presente. E la maniera più incisiva e sincera è esprimersi in maniera collettiva, libera e artistica. È proprio per creare un’iniziativa più libera e sincera possibile, appunto franca, che l’Antifestival è costruito in maniera totalmente autonoma rispetto ad enti pubblici e privati, sia culturalmente che finanziariamente.
E la prova più concreta di questo modo di vedere, nonché uno dei grandi pregi dell’Antifestival, è che l’accesso a alle iniziative artistiche e culturali (concerti, mostre, performance, workshop) è totalmente gratuito per permettere una condivisione più larga possibile di arte, gioia, sbronze e progetti. Antifestival è di tutti!
L’arte principe dell’Antifestival è senza ombra di dubbio la musica e il programma di quest’anno è in grado di soddisfare i palati più fini ed i gusti più vari. Infatti uno dei marchi dell’evento è una proposta musicale ad ampio raggio, in grado di spaziare dal folk all’elettronica, dalla pizzica al reggae, passando ovviamente per il rock sempreverde.
Le varie serate poi, oltre ad essere inondate da note e sonorità sempre differenti ma tutte di qualità, vedranno avvicendarsi sul palco gruppi locali molto apprezzati sul territorio, ai quali vengono dedicate la prima sera del festival: “UmbraRock night”, e la serata del 24 con: “Foligno Supersonica”; ma anche gruppi non nostrani e già molto affermati nel panorama artistico musicale come per esempio i Calibro 35 (20 Giugno), i Mellow Mood (27 Giugno), i Soviet Soviet, gli Aucan o gli Inna Cantina dalla capitale che suoneranno sabato 28 Giugno.
Ma la novità principale di quest’anno è stata la scelta di ampliare le possibilità di Antifestival come contenitore di attraversamenti e partecipazioni artistiche di vario genere attraverso l’aperitivo “Sunset Relax”: l’Antifestival decide di condividere un altro momento della giornata, un tramonto dai colori accesi e dall’atmosfera veramente magica, insieme ad un gustoso aperitivo capace di dare la giusta ispirazione per godersi mostre, spettacoli e performance.
Questo spazio è partito quest’anno con la volontà di incarnare l’arte tout court, di dare il giusto tempo e il giusto spazio anche ad altre forme artistiche quali murales, pittura, fotografia, scultura, contemporaneità, arti di strada e teatro sperimentale. Il Sunset Relax ospita soprattutto artisti locali e giovani, per dare loro meritata visibilità in esposizioni innovative. Dalle sei del pomeriggio in poi quindi, siete invitati a rilassarvi e ad oziare all’Antifestival, godendovi un bel momento prima di gettarvi nello scoppio allegro della serata. Soprattutto nella domenica 29 Giugno, giorno di chiusura, il Sunset Relax darà il meglio di sé creando un ambiente di arte di strada, condivisa, partecipata. Questa ancor piccola innovazione ambisce a diventare un’altra tra le basi costitutive dell’Antifestival, così come lo sono già “l’Osteria delle 7 spighe”: osteria sana, tradizionale ed ecologica; l’area fast food che trasforma prodotti locali e di qualità in autentiche godurie; il sempre più ricco mercatino; e infine l’immancabile Area Relax, vero cuore sociale dell’Antifestival.
Così attrezzata, la settima edizione dell’Antifestival: la zona franca, sfida un paese che taccia la gioventù di essere choosy, se non peggio bambocciona; sfida una società che emargina, precarizza e sfrutta i giovani; sfida un sistema che non lascia margini per immaginare un futuro e impedisce a suon d’austerity la realizzazione di sé stessi.
L’Antifestival dimostra tutto il potenziale positivo scaturito dai giovani lasciati liberi di immaginare oltre gli angusti confini del quotidiano, del reale e del presente e dimostra la capacità di creare in maniera larga e collettiva un futuro libero, responsabile e sicuramente più variopinto! Si ringraziano per la costruzione di Antifestival VII il presidente dell’associazione Gianluca Siena, e Michele Ceccarini alla direzione artistica, ma soprattutto il numeroso e appassionato staff senza il quale tutto questo sarebbe rimasto rinchiuso nei desideri di ognuno.