Riceviamo e pubblichiamo la proposta del candidato sindaco Giampaolo Emili sulla gestione dell’emergenza sociale:
I tanti incontri tenuti in questo periodo con le varie associazioni e nelle frazioni ci hanno dato un quadro, a livello sociale, ancora più difficile di quanto avremmo pensato. I problemi legati alla crisi economica, alla droga, alle malattie croniche delineano una situazione di emergenza verso la quale il Comune deve essere attivo e non passivo.
Le persone in stato di disagio quasi sempre tacciono la loro situazione, per vergogna o disperazione. Fin’ora su questi temi si è fatto demagogia, si sono pensate soluzioni di facciata, si è rimati passivi. Noi proponiamo il dialogo, la collaborazione, la “messa in rete” delle energie.
Questo è il metodo che noi propugnano in tanti settori, compreso il sociale. Noi abbiamo proposto la figura onoraria del “Sindaco di Quartiere”, al quale aggiungiamo ora il compito di segnalare situazioni di bisogno, con discrezione e riservatezza.
Questo è quanto ci hanno suggerito e chiesto le centinaia di cittadini che abbiamo sentito. Istituiremo un apposito ufficio che ascolterà e darà risposte ai Sindaci di Quartiere, ove giungeranno le segnalazioni dei casi importanti, cosi che si possa intervenire subito e prevenire il peggio.
A quel punto gli uffici comunali potranno agire. Direttamente, quando di loro competenza, o, più spesso, coinvolgendo le associazioni che operano nel settore specifico, e che potranno prendersi in carico il caso umano.
Le persone in difficoltà potranno, con questo coinvolgimento in un nuovo progetto di vita, riavere fiducia e speranza. Un aiuto concreto e quotidiano, non una generica affermazione di solidarietà, come spesso accade!