Tra i tanti colpi di scena che animano il dibattito politico cittadino anche il passaggio di Sergio Grifoni tra le file del Pd, o meglio della sua coalizione, non è passato certo inosservato. Sopratutto quando lo stesso candidato Andrea Rossi lo ha lanciato come vicesindaco in caso di vittoria.
I fedelissimi al Grifoni oppositore, che ha sempre gridato dai banche dell’opposizione questo salto di barricata, hanno storto il naso, ai sostenitori di un Grifoni che dovesse spendersi nella maggioranza la cosa è andata giù un pò meglio.
Per spiegare il suo gesto, Sergio ha redatto questo documento che noi vi proponiamo per intero. Conoscendo la sua ironia sappiamo che non si sarà offeso per il titolo, che ovviamente fa riferimento alla sua attività nell’Avis.
Prima Spoleto ha deciso di sostenere quale futuro Sindaco Dante Andrea Rossi, candidato di una coalizione che vede nel PD l’asse portante.
Per motivi di assoluta chiarezza, voglio precisare i perche’ di tale scelta.
In questi cinque anni di Consigliere Comunale sono stato, ritengo in maniera attiva e propositiva, oppositore di una Giunta di centro sinistra.
Non rinnego nulla dei miei comportamenti e dei miei interventi in tale frangente, che sottoscriverei in qualsiasi momento.
Essere all’opposizione di una Giunta di centro sinistra, non significa pero’ essere di destra, come qualcuno vorrebbe catalogarmi, visto che provengo dalle fila della DC e del Partito Popolare.
Abbiamo risposto alla chiamata del PD, innanzitutto perche’ ufficialmente solo dal PD interpellati.
Abbiamo partecipato con spirito costruttivo e collaborativo, forti della convinzione che gli interessi della citta’, soprattutto per un Movimento Civico come il nostro, debbano sempre prevalere sulle singole tendenze politiche.
La larga ed eterogenea coalizione di Governo insegna.
Abbiamo posto delle condizioni, come quella della discontinuita’ assoluta con il passato, sia nelle persone che, soprattutto, nei metodi.
Condizione questa che, per la sua prorompenza e radicalizzazione, sarebbe bastata per una eventuale ipotesi di collaborazione.
Abbiamo inoltre chiesto, ed ottenuto, di far conoscere subito buona parte della futura squadra che, se eletta, andra’ ad amministrare la citta’: anche questa azione e’ innovativa e rivoluzionaria rispetto al passato.
Abbiamo chiesto di concentrarsi su tre, quattro, punti di programma fondamentali per uscire dall’empasse attuale, senza dar vita a deleteri libri dei sogni.
Abbiamo chiesto, ed ottenuto, di essere protagonisti a livello apicale della futura Amministrazione, per avere la giusta autorevolezza nel concretizzare eventuali proposte per la citta’.
Condizioni tutte accettate dal PD e dalla coalizione.
Per quale motivo al mondo, come lista civica, avremmo quindi dovuto dire di no alla collaborazione?!?
Per partito preso o per storia di appartenenza consiliare?
C’e’ chi accusa che e’ stato fatto per la “poltrona”.
Ma, scusate: se un soggetto si presenta quale candidato, per che cosa lo fa, per fare l’impiegato comunale o per diventare consigliere o assessore?
Per far parte della maggioranza o per stare all’opposizione?
Tutti gli altri, se eletti, dove siederanno: sugli strapuntini?
Non puo’ reggere l’assioma che per qualcuno si chiama poltrona e per qualcun altro si chiama servizio.
Nella vita sono abituato che, quando entro in competizione, lo faccio per vincere e non per perdere.
Sara’ poi il responso dei cittadini a decretare da quale parte dovro’ stare, come spettera’ a me decidere se accettare di starci o meno.
Ritengo di aver dimostrato il mio amore per la citta’, sia nelle tante battaglie in sua difesa e che nei vari impegni sociali, e ricordo di non aver mai visto intorno a me i falsi moralisti o i censori di questi giorni.
Sono amministratore di una Societa’ per azioni che opera a livello nazionale, e sono ampiamente preso e soddisfatto della mia professione.
Sinceramente, e lo dico con la massima umilta’, non ho certo bisogno di una poltrona che, anche se di prestigio, richiederebbe al sottoscritto ulteriore impegno e sacrificio.
Spoleto ha bisogno che tutti, nei rispettivi ruoli, si rimbocchino le maniche, per contribuire fattivamente al risanamento della citta’ e trovare piu’ le cose che uniscono da quelle che dividono.
Ora si cambia.
Dobbiamo riconquistare la giusta autorevolezza nel contesto regionale e nazionale, per contare di piu’ e per ottenere cio’ che ci spetta.
Dante Andrea Rossi mi sembra intenzionato a perseguire queste finalita’, e portare avanti il metodo del lavoro di squadra, anziche’ la teoria dell’uomo solo al comando.
Le polemiche sterili fanno parte del “gioco”, ma non c’e’ piu’ tempo per giocare. Purtroppo!Spoleto, li 12 aprile 2014 Sergio Grifoni
Consigliere Comunale Prima Spoleto
Il ragno e la farfalla
Istantaneamente mi viene in mente un componimento: una farfalla volava allegramente quando, un bel momento, cadde in una tela di ragno che spudoratamente le disse: “Me te magno”. Dopo aver discusso animatamente, alla fine arrivò l’accomodamento. Si sposarono e vissero felicemente. Morale: Meglio sposati che essere magnati.
(Poetessa spoletina del secolo scorso)
Il ragno e la farfalla
Istantaneamente mi viene in mente un componimento: una farfalla volava allegramente quando, un bel momento, cadde in una tela di ragno che spudoratamente le disse: “Me te magno”. Dopo aver discusso animatamente, alla fine arrivò l’accomodamento. Si sposarono e vissero felicemente. Morale: Meglio sposati che essere magnati.
(Poetessa spoletina del secolo scorso)
Caro Sergio Grifoni,
per realizzare finalmente la tanto richiesta discontinuità sarebbe necessario per Spoleto provare a capire come riescano ad amministrare soggetti che nulla hanno a che vedere con l’attuale PD e la sua pseudo coalizione, quindi, poichè sono anche io convinto che debba prevalere l’interesse della città spero che quest’ultima metta definitivamente la parola FINE al PD spoletino che nulla ha a che vedere con la gloriosa storia del partito nazionale. Sei persona capace ed esperta per non sapere che l’autorevolezza la si conquista con persone credibili, spendibili, capaci ed attendibili…prova a farmi un paio di nomi con queste caratteristiche nella lista del PD. Poi, perdonami ma il Sindaco è il primo cittadino e deve rappresentare degnamente tutti…immagina le battute: se quello è il primo figuriamoci il resto.
cordialità
Caro Sergio Grifoni,
per realizzare finalmente la tanto richiesta discontinuità sarebbe necessario per Spoleto provare a capire come riescano ad amministrare soggetti che nulla hanno a che vedere con l’attuale PD e la sua pseudo coalizione, quindi, poichè sono anche io convinto che debba prevalere l’interesse della città spero che quest’ultima metta definitivamente la parola FINE al PD spoletino che nulla ha a che vedere con la gloriosa storia del partito nazionale. Sei persona capace ed esperta per non sapere che l’autorevolezza la si conquista con persone credibili, spendibili, capaci ed attendibili…prova a farmi un paio di nomi con queste caratteristiche nella lista del PD. Poi, perdonami ma il Sindaco è il primo cittadino e deve rappresentare degnamente tutti…immagina le battute: se quello è il primo figuriamoci il resto.
cordialità