Noi non abbiamo potuto partecipare ma ieri mattina la stampa e i consiglieri comunali hanno fatto un sopralluogo nel cantiere della mobilità alternativa della Posterna.
Da quello che leggiamo sui giornali e da quello che amici presenti ci hanno raccontato per concludere i lavori serviranno altri 3 mesi.
A giugno quindi il dirigente Massimo Coccetta ha assicurato che sarà ultimano il cantiere del percorso principale, ma per l’apertura si dovrà attendere la sentenza del Tar a cui ha fatto ricorso la Findem società proprietaria dell’area su cui è stato fatto il parcheggio. Il problema è relativo all’esproprio del terreno che non è stato formalizzato.
Comunque serve ancora più tempo per le diramazioni sotterranea che porteranno a palazzo Leoncilli, dove traslocherà la procura e un tempo c’era la scuola comunale di musica, e al teatro Nuovo. Forse c’è da attendere fino a novembre.
Chi sui tapis roulant c’è stato ci conferma che si tratta di un’opera faraonica degna di una capitale europea, anche se noi finora non ci siamo mai neanche avvicinati ai numeri di visitatori di grandi o medie città.
E’ da circa trent’anni che si parla di questa mobilità alternativa. Ci siamo gloriati,negli anni,di quanto sarebbe stato bello per Spoleto essere conosciuta nel mondo anche per una simile scelta.E’ vero che non siamo una capitale europea,che abbiamo la mentalità e la cultura di un paesotto di campagna,che non saremo più una grande città d’arte e di cultura, ma è così perchè noi non facciamo nulla per meritarlo. E’ mai possibile che si sia sempre pronti a denigrare e criticare a non saper guardare avanti? Mettiamo insieme tutte le nostre energie,le nostre idee, per riportare Spoleto alla visibilità di un tempo e allora anche le scale faraoniche daranno il loro contributo!
E’ da circa trent’anni che si parla di questa mobilità alternativa. Ci siamo gloriati,negli anni,di quanto sarebbe stato bello per Spoleto essere conosciuta nel mondo anche per una simile scelta.E’ vero che non siamo una capitale europea,che abbiamo la mentalità e la cultura di un paesotto di campagna,che non saremo più una grande città d’arte e di cultura, ma è così perchè noi non facciamo nulla per meritarlo. E’ mai possibile che si sia sempre pronti a denigrare e criticare a non saper guardare avanti? Mettiamo insieme tutte le nostre energie,le nostre idee, per riportare Spoleto alla visibilità di un tempo e allora anche le scale faraoniche daranno il loro contributo!