Il boss Adriano Graziano esce dal carcere di Spoleto

Dopo quattro anni e otto mesi di reclusione per detenzione illegale di arma da fuoco Adriano Graziano, boss dell’omonimo clan di Quindici, ha lasciato il penitenziario di Spoleto. L’uomo era stato arrestato nel luglio 2008 a Valmontone, mentre stava facendo shopping. Il boss era ricercato da circa 2 mesi, da quando cioè si era reso irreperibile ad una misura di sorveglianza perché Felice Graziano, suo cugino e sodale del clan, aveva iniziato a collaborare con la giustizia, svelando i retroscena di una cinquantina tra omicidi ed attentati succedutesi nel corso degli anni. I carabinieri che lo bloccarono alle porte di Roma, gli notificarono un ordine di arresto per detenzione illegale di armi: il cugino collaboratore di giustizia lo aveva accusato di aver usato un’arma da guerra, un kalashnikov.

 Ora il boss aspetta un nuovo processo, quello che lo vede imputato per associazione a delinquere di stampo camorristico. Tale accusa è stata però annullata da una sentenza della Cassazione ed ora si dovrà attendere il conseguente rinvio in appello della decisione.