A proposito di polpette avvelenate riceviamo e volentieri pubblichiamo una mail inviataci dal nostro amico Filippo Lilli che fa una riflessione sulla regolamentazione di vendita e detenzione delle sostanze usate per preparare questi bocconi mortali.
Come sapete in città negli ultimi giorni sono numerosi i casi segnalati:
Solo pochi giorni fa in quel di Umbertide si è tenuta una giornata informativa sulle “ strategie innovative per contrastare la diffusione nell’ambiente di esche avvelenate” organizzata dalla Provincia di Perugia in collaborazione con l’ente Parco nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga.
Durante la giornata si sono ribadite le raccomandazioni, le precauzioni ed infine le reazioni a questo metodo criminale. C’è stata una dimostrazione delle unità cinofile antiveleno, cioè cani addestrati a riconoscere bocconi avvelenati. Si è ricordato come deve intervenire l’autorità competente.
La Polizia provinciale, la usl competente per territorio, il sindaco del comune interessato. Le normative: L.R. 27/2001 – art. 544 c.p. – art. 638 c.p. – L. 1571992. Quindi le normative ci sono le strutture pure ma i risultati non si vedono.
Possibile che la Stricnina, la Metaldeide, Rodenticidi, Glicole etilenico, Cianuro, Fosfuro di zinco , arsenico ecc. ecc. possano essere in libera vendita? Possibile che chi acquista queste sostanze, mortali come le armi da fuoco ma molto più subdole, non debba possedere requisiti specifici, non debba essere registrato su appositi registri con il nome e le quantità acquistate?
Per farla breve e semplice. Io acquisto una arma da fuoco, il venditore comunica alla polizia di stato la vendita dell’arma io, che l’ho acquistata, devo entro tre giorni dall’acquisto recarmi al commissariato e riempire un modulo che indica il luogo di detenzione dell’arma, il documento sarà poi dall’ufficio controfirmato. In qualsiasi momento la polizia di stato può venire presso la mia abitazione e controllare l’arma.
Ora le sostanze usate per i bocconi avvelenati sono sostanze mortali, la legge vieta la detenzione di queste sostanze pericolose, perché l’ autorità giudiziaria, polizia di stato, polizia provinciale, polizia municipale, non effettua i controlli presso le abitazioni degli acquirenti? Se le persone che acquistano questi veleni (che dovrebbero essere vietati a priori) fossero registrate, la situazione cambierebbe di molto. Data la natura vigliacca di questi personaggi , si arriverebbe ad eliminare il problema. Ma come solito siamo tutta chiacchiera e distintivo!