Il nulla. Questo, secondo il Comitato cittadino “Valli della Somma”, è quanto rimarrà a Strettura se anche la farmacia sarà trasferita. Dopo l’ufficio postale e il problema dei sacerdoti, infatti, la cittadinanza non vuole arrendersi anche a vedersi togliere anche la farmacia.
Tanto più che qui il problema è ben più grave: è possibile che per comprare le medicine tutti gli abitanti di Strettura (anziani compresi, dunque) dovranno dirigersi a Terni o a Spoleto? Senza considerare, sottolinea il comitato, il “miraggio dei mezzi pubblici”, ovvero un sistema di trasporto non proprio sufficiente.
Per queste ragioni il comitato cittadino chiede alla dirigenza Asl di ripensarci, ragionando anche per il bene dei cittadini e non solo per quello dei bilanci e al sindaco Benedetti un impegno concreto per fermare questo spostamento.